Panoramica del prodotto

Senza alcun dubbio questo Snap Server 11 è il NAS a drive singolo da 250GB più costoso che abbiamo mai recensito. Comunque, in qualità di modulo integrabile in una architettura di storage dalle grandi dimensioni, il 110 ha tutte le caratteristiche che i manager IT più esigenti possono richiedere.

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a cura di Tom's Hardware

Panoramica del prodotto

Lo Snap Server 110 è il modello più economico della linea Snap Server. Disponibile in quattro versioni con capacità di memorizzazione dati da 160GB, 250GB, 500GB e 750GB, il 110 misura 257x155x79 mm e pesa circa 3Kg ed è provvisto di alimentatore 12VDC @ 5A esterno a mattoncino, così da generare meno calore da dissipare all'interno del case. L'alimentatore è di tipo Auto Switching e produce 100-240 VAC 50/60Hz.

Il pannello frontale ha un pulsante di accensione, un "buco" per il reset, LED di alimentazione, stato, rete, e disco. Il LED di stato lampeggia verde per indicare che il sistema funziona regolarmente e lampeggia giallo per avvertire di problemi termici o di altra natura. Anche il LED Disco serve due funzioni: verde lampeggiante indica attività sul drive, quando è di color ambra non lampeggiante indica qualcosa che nessuno vorrebbe vedere: un errore sul drive.

Figura 1: Snap Server 110 - Vista Posteriore (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Il pannello posteriore visibile nella Figura 1, ha un aggancio per il cavo di sicurezza di tipo Kensington, un connettore per l'alimentazione, la ventola di raffreddamento, una porta Gigabit Ethernet auto-sensing, quattro porte USB e un connettore DB-9 che il manuale di istruzioni identifica come "una porta di servizio ad uso esclusivo del supporto tecnico Snap Appliance". Le porte USB servono per connettere un UPS APC, stampanti USB e per "espansioni future". Attualmente non si parla di supporto di hard drive USB esterni.

Sotto il cofano

É molto semplice smontare lo Snap Server 10, basta svitare le quattro viti di montaggio: due sul pannello posteriore e due sul fondo. Sicuramente non vorrete fare a pezzi la vostra unità, specialmente perchè annullereste ogni forma di garanzia (di tre anni) sul prodotto. Un pezzo di nastro olografico assicura il case al telaio interno e anche con la massima attenzione per evitarne la rottura, la parola VOID si trasferirebbe dal nastro allo chassis al primo tentativo di rimozione. Questo non basta per fermarci e abbiamo comunque aperto il case per farvi vedere cosa nasconde.

Figura 2: Vista interna dello Snap Server 110 con un drive montato (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Una volta svitate le quattro viti, il pannello frontale può scorrere fino alla sua totale rimozione e, da come potete notare nella Figura 2, l'intelaiatura interna può essere tolta dall'involucro. Questo modello monta un drive Maxtor MaxLine III 250GB SATA150 (Modello 7L250S0), assicurato al telaio in posizione verticale tramite altre quattro viti.

Figura 3: Vista interna dello Snap Server 110 con un drive smontato (Cliccate sull'immagine per ingrandirla)

Svitando le quattro viti del montaggio del drive e spostando il tutto, si può avere accesso alla scheda madre (Figura 3). Il cuore del 100 è un processore VIA Esther a 1 GHz con 256 MB di memoria. Questa combinazione di hardware permette di trasformare tutti i numeri del 110 in prestazioni, ma di questo parleremo più avanti. Il consumo di corrente, 24W, è leggermente alto per un NAS a drive singolo, inoltre non ci sono opzioni per spegnere o mettere in standby l'unità e risparmiare un po' di energia.