Addio DRAM, la memoria del futuro mette l'armatura

Un team di ricercatori dell'Università del Nord Carolina ha pensato e realizzato un sistema di codifica hardware per memoria non volatile. Dovrebbe essere indicato per le soluzioni phase-change, le principali candidate a prendere il posto delle DRAM.

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a cura di Manolo De Agostini

Ricercatori dell'Università del Nord Carolina hanno messo a punto una tecnologia per rendere sicure le cosiddette non-volatile main memory (NVMM), ovvero dispositivi non volatili usati come memoria principale del sistema.

Si tratta di soluzioni - come le memorie phase change - che saranno usate nei computer del futuro (e non solo) e che mirano a migliorare i tempi di avvio e aumentare la capacità di memoria. In poche parole si tratta di tecnologie che si candidano a prendere il posto delle DRAM come memoria principale dei computer.

I ricercatori hanno sviluppato un nuovo tipo di codifica hardware per proteggere i dati personali sulle soluzioni NVMM. Le DRAM sono prodotti volatili, quindi in assenza di alimentazione i dati al loro interno svaniscono e perciò il problema della sicurezza è relativo. Le NVMM, invece, conservano dati anche in assenza di energia, un po' come avviene per le soluzioni NAND Flash.

Qualora una persona dovesse perdere un dispositivo con memoria NVMM, un potenziale malintenzionato potrebbe accedere a informazioni sensibili. "E poiché i dati nella NVMM sono immagazzinati nella memoria principale, non possono essere codificati usando il software, che non può gestire la memoria principale, poiché opera al suo interno", si legge nel comunicato stampa.

Memoria PCM

Gli studiosi hanno trovato una soluzione, chiamata i-NVMM, che usa un sistema di codifica hardware per proteggere le informazioni. "Avremmo potuto usare l'hardware per codificare ogni cosa", ha dichiarato il dottor Yan Solihin, "ma poi il sistema avrebbe funzionato molto lentamente - perché avrebbe dovuto codificare e decodificare i dati. Invece, abbiamo sviluppato un algoritmo che non ha bisogno di lavorare sul processore. Questo ci permette di mantenere il 78 percento della memoria principale criptata durante l'uso, con un rallentamento delle prestazioni pari a solo il 3,7 percento".

La soluzione offre altri due benefici. Il primo è che il suo algoritmo rileva anche lo stato idle, il che significa che quando nessun dato è in uso, la codifica è eseguita automaticamente. La seconda è che mentre il 78 percento della memoria principale è codificato durante l'uso, il restante 22 percento è cifrato quando il computer viene spento.

"A meno che qualcuno acceda al vostro computer mentre lo state usando, tutti i vostri dati sono protetti", ha dichiarato Solihin. i-NVMM si affida a un engine di codifica che è integrato nel modulo di memoria e perciò questa soluzione non ha vincoli di processore o sistema. "Ora stiamo cercando partner industriali interessati a questa tecnologia", ha concluso Solihin.