Adobe Lightroom, tutte le novità delle differenti versioni

Lightroom, migliorato in tutte le versioni, con strumenti per velocizzare i lavori.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Adobe aggiorna Lightroom, aggiungendo e migliorando funzioni in praticamente tutte le versioni per PC Windows, Mac o mobile.

Iniziamo con i tutorial passo passo, inizialmente presenti sulle versioni Android, ChromeOS e iOS, e ora disponibili su tutte le versioni. I tutorial offerti non servono per insegnare il funzionamento dell’applicazione, o almeno non solo, infatti sono ispirati al modo in cui vari artisti migliorano le proprie foto, e vi permettono di fare lo stesso con i vostri scatti.

Lo strumento di esportazione ora offre più controllo, oltre ai soliti formati è stato aggiunto il formato TIF, nonché la scelta della risoluzione, compressione, meta data, nome del file, spazio colore e nitidezza.

La versione per Windows e Mac ora sfruttano la GPU durante la fase di editing, con lo scopo di offrire un’esperienza più fluida, senza rallentamenti. I vantaggi sono più visibili su monitor ad alta risoluzione (4K), e ovviamente le prestazioni dipendono anche dalla scheda grafica installata.

Una nuova funzione di auto-completamento contestuale dell’immagine è ora presente; potrete sistemare le proporzioni o i difetti dell’obiettivo di un’immagine e lasciare che sia il software a riempire gli “spazi bianchi” che si creeranno.

Le versioni per Android e Chrome OS (la versione iOS è in arrivo), offrono ora più funzioni di esportazione, con maggior controllo sui metadata, watermark, nome del file, spazio colore e nitidezza.

Sulla versione per iOS arriva invece, fin da subito, il batch editing, già visto sulle versioni Windows, Mac e Android. Questa funzione vi permette di “copiare” la lista di modifiche effettuate su una foto e riprodurla su altre immagini.

I professionisti saranno felici di poter esportare le proprie foto in differenti formati, tutto in una singola operazione, così da creare file per la stampa così come versioni a qualità inferiore per un sito web, ad esempio.

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