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a cura di Manolo De Agostini

Dopo i dati sull'intero 2017 distribuiti a febbraio, il provider di servizi per il backup su cloud Backblaze ha pubblicato i dati del primo trimestre 2018 sull'affidabilità degli hard disk che usa nei propri sistemi proprietari (Storage Pod).

Queste informazioni, benché limitate al caso specifico, possono essere utili per farsi un'idea su quali siano i prodotti più o meno inclini a malfunzionamenti, in quanto l'azienda usa un alto numero di hard disk consumer (non enterprise), nell'ordine delle diverse decine di migliaia, precisamente 98.046 per il trimestre in esame.

Backblaze tende a usare molti dischi di Seagate rispetto a quelli degli altri produttori e questo trend si riconferma anche negli ultimi dati, con quattro modelli dell'azienda statunitense che compongono il 73% di tutte le unità analizzate. Tutti i dischi con capacità superiore a 8 TB sono di Seagate, ma nel complesso l'azienda traccia i dati di quindici modelli Hitachi, Seagate, Toshiba e Western Digital.

blog Q1 2018 quarterly drive stats

L'AFR (annualized failure rate) è un dato che offre una stima sulla probabilità che gli hard disk si rompano durante un intero anno d'uso. Per il primo trimestre 2018 la stima è scesa all'1,2% (un bene) rispetto all'1,65% del trimestre precedente.

Il Seagate ST4000DM000 da 4 TB ha mostrato la percentuale più alta, pari a 2,3%, seguito dal WD WD30EFRX a 2,25%. Questi due modelli sono quelli ancora in funzione con la minore in casa Backblaze, il che suggerisce che potrebbero essere anche i più vecchi.

blog Q1 2018 lifetime drive stats

Spostando l'attenzione all'affidabilità degli hard disk lungo la loro vita, l'AFR tra tutti i produttori sale all'1,84%, ma è il più basso che l'azienda abbia mai visto, inferiore ai 2% del trimestre scorso.

In questo caso sono tre modelli Western Digital a uscirne peggio (WD30EFRX, WD40EFRX, WD60EFRX), anche se bisogna dire che Backblaze non ha moltissime unità di ciascuno di questi prodotti, soprattutto in relazione ai 31mila Seagate da 4 TB.

Backblaze ha riscontrato tassi di rotture estremamente bassi per le unità Toshiba negli ultimi sei mesi e ora sta adottando le soluzioni da 8 TB del produttore nipponico. Al momento ne ha solo 20, pochissime per trarre conclusioni, ma comunque tutte funzionano senza intoppi.

Il provider fa anche notare che sta adottando - anche perché sempre più diffusi - un maggior numero di dischi con elio, e in futuro potrebbe proporre un confronto tra le nuove proposte e le unità standard. Ulteriori informazioni potete trovarle in un post sul blog di Backblaze.