Agcom e Antitrust indagano su Sky Italia

Si presume che Sky faccia pagare troppo il recesso e che sia stata scorretta con un'emittente televisiva

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Sky Italia è al centro di un'indagine da parte dell'Agcom e dell'Antitrust, per abuso di posizione dominante. "L'istruttoria, notificata a Sky nel corso di ispezioni avvenute in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza, è stata avviata alla luce di una denuncia pervenuta dalla società Conto Tv, emittente televisiva che trasmette programmi a pagamento sulla piattaforma satellitare, su internet e, limitatamente ad alcune aree del territorio, sul digitale terrestre", si legge nel comunicato dell'Antitrust.

"…le condizioni imposte da Sky a Conto Tv per l' acquisto dei servizi necessari ad accedere alla propria piattaforma tecnica, sono definite in maniera non trasparente, non riflettono i costi sottostanti della stessa Sky e raggiungono un valore particolarmente elevato in termini assoluti nel caso di offerta dei contenuti di maggior richiamo, quali gli incontri calcistici". Si tratterebbe, quindi di "un comportamento anti-concorrenziale, in grado di compromettere la capacità competitiva di Conto Tv". L' istruttoria dovrà concludersi entro il 31 dicembre del prossimo anno.

Per quanto riguarda invece Agcom, a settembre è stata ufficialmente richiesto a Sky di riformulare i costi di recesso. L'abbonato non dovrebbe pagare di più della somma dei costi sostenuti per il ritiro del singolo decoder, e i servizi di logistica successivi: praticamente 11 euro.

Nel caso Sky decidesse di non intervenire verrà attivata la procedura sanzionatoria.