Aitken, il supercomputer da 3,69 petaflops di HPE per il programma Artemis della NASA

Hawlett Packard Enterprise ha presentato Aitken, il nuovo supercomputer da 3,69 petaflops a supporto del programma Artemis della NASA.

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a cura di Salvatore Catalano

Hewlett Packard Enterprise (HPE) ha annunciato Aitken, un nuovo supercomputer che nelle mani della NASA si occuperà della modellazione e delle simulazioni di entrata, discesa e atterraggio (EDL) a supporto del programma Artemis, la missione che entro il 2024 riporterà l'uomo (e per la prima volta una donna) sulla Luna, nella regione del Polo Sud.

Il supercomputer sarà installato in una nuova struttura dell'Ames Research Center, che è uno dei dieci maggiori centri della NASA ed è situato nella Silicon Valley, California. Metterà a disposizione dei tecnici della NASA una potenza di 3,69 petaflops.

Il nome del sistema deriva da Robert Grant Aitken, un astronomo americano specializzato nei sistemi stellari binari.

Il supercomputer si basa sulla piattaforma end-to-end HPE SGI 8600. Aitken è un cluster ad altà densità con nodi di calcolo contenenti processori Intel Xeon Scalable di seconda generazione e interconnessioni InfiniBand di Mellanox (società acquistata lo scorso marzo da Nvidia per 6,9 miliardi di dollari).

Aitken in definitiva è composto da 1150 nodi e 221 TB di memoria. Ognuno di questi nodi a quanto pare dovrebbe avere 2 CPU da 20 core e nessun acceleratore. Il risultato di tutta questa potenza di calcolo è un supercomputer da 3,69 petaflops teorici, che si piazzerebbe al cinquantacinquesimo posto nella classifica dei supercomputer TOP500.

Aitken sarà raffreddato a liquido e sfrutterà "la temperatura nativa della Bay Area e metodi a evaporazione per raffreddare il supercomputer, e quindi non sarà necessaria una torre di raffreddamento e l’utilizzo di milioni di litri d’acqua, per un coefficiente di uso dell'energia di 1,03 Power Usage Effectiveness (PUE).