All-in-one pronti a far fuori i PC grazie a Windows 8

Una ricerca di iSuppli mette in evidenza la crescita notevole dei sistemi all-in-one rispetto allo sviluppo stagnante dei computer tradizionali. La società di ricerche di mercato stima che entro il 2016 i vecchi desktop potrebbero diventare una nicchia.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Quest'anno i computer all-in-one potrebbero accaparrarsi il 20% del mercato PC e arrivare non solo a sostenere le vendite dei desktop tradizionali, ma avvicinarli all'estinzione. Questi i dati che emergono dall'analisi di mercato condotta da IHS iSuppli, che ha calcolato che entro fine 2012 le spedizioni di sistemi AIO (all-in one appunto) arriveranno a 16,4 milioni di unità, rispetto ai 13,7 milioni dello scorso anno. 

I sistemi all-in-one potrebbero soppiantare i PC tradizionali entro il 2016

Considerando che la crescita globale dei PC desktop tradizionali nel 2012 dovrebbe languire attorno allo 0,2%, con 132,3 milioni di unità, è facile immaginare i motivi per i quali iSuppli parla di possibile sorpasso in proiezione futura. Per intenderci, i prodotti in questione sono per esempio l'iMac Apple, i Dell XPS One e gli HP TouchSmart, per nominare i più celebri.

Questi PC si distinguono per l'integrazione di tutti i componenti dietro al pannello LCD, che in media ha una diagonale di 22 pollici. Molti prodotti offrono schermi più grandi e in alta definizione (HD), ingressi e uscite HDMI, opzioni per audio stereo 3D e non mancano i modelli che integrano il sintonizzatore TV.

Stando ai dati di iSuppli i prezzi degli AIO sono allineati (in media) con quelli dei sistemi desktop standard accompagnati da display di pari qualità e caratteristiche, quindi si va da un minimo di 350 euro a un massimo di 2000 euro per i modelli più lussuosi.

Fra gli inconvenienti di questa categoria c'è la scarsa (o nulla) accessibilità ai componenti interni, e l'impossibilità di fare personalizzazioni hardware: per questo il ciclo di vita è mediamente inferiore a quello dei PC tradizionali.

Le stime di iSuppli

Se i calcoli della società di ricerca fossero corretti, da qui al 2016 le spedizioni di sistemi AIO arriverebbero a circa 24,8 milioni di unità, con un tasso annuo di crescita vicino al 13%. Considerato il calo lento ma costante delle vendite dei computer desktop tradizionali, questi PC possono considerarsi ormai una minaccia.

L'analista Craig Stice giustifica le previsioni scrivendo che "i PC AIO sono particolarmente attraenti per i consumatori che cercano prodotti altamente integrati che uniscono i punti di forza di un desktop tradizionale con gli extra tipici dei nuovi dispositivi, come la flessibilità, lo schermo di grandi dimensioni e la tecnologia touchscreen".

È scontato che Windows 8 possa giocare un ruolo importante nell'espansione di questa categoria di prodotti, con la sua interfaccia Metro che favorisce, anzi esalta, l'uso degli schermi sensibili al tocco.

Nella classifica dei produttori dei sistemi di questa categoria iSuppli piazza al primo posto Apple con il 28% di quote di mercato, seguita nell'ordine da Lenovo, Dell, HP e Sony. Il più grande produttore di computer AIO è la taiwanese Quanta, che produce per Apple, Lenovo e HP. Seguono Pegatron e Wistron.