Altera e Intel più alleate che mai: non solo 14 nanometri

Altera si avvarrà di Intel non solo per la produzione di FPGA e ASIC a 14 nanometri, ma anche per realizzare dispositivi multi-die. Intel le servirà per migliorare il packaging.

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a cura di Manolo De Agostini

Altera e Intel hanno stretto un nuovo patto di ferro. Le due realtà stanno già collaborando nella produzione di SoC e FPGA Stratix 10 con il processo produttivo Tri-Gate a 14 nanometri di Intel, ma adesso hanno intenzione di rafforzare la partnership sviluppando dispositivi "multi-die". In poche parole, sarà possibile sviluppare prodotti dotati di più die composti da FPGA Stratix 10 a 14 nanometri e SoC affiancati ad altri componenti che potrebbero essere DRAM, SRAM, ASIC, processori e componenti analogici, in un singolo package.

"Il singolo system-in-a-package offrirà i più alti livelli d'integrazione e densità usando i tradizionali approcci di packaging 2.5 e 3D, ma con costi di produzione ridotti", si legge nel comunicato diramato dalle due aziende. "La nostra partnership con Altera per la produzione di FPGA e SoC di prossima generazione usando il nostro processo produttivo Tri-Gate a 14 nanometri sta andando incredibilmente bene", ha affermato Sunit Rikhi, vicepresidente e general manager di Intel Custom Foundry.

Altera realizza soluzioni che si rivolgono a molteplici settori: dalle comunicazioni al calcolo ad alte prestazioni, fino al settore militare. La collaborazione con Intel potrebbe essere di grande aiuto per rispondere alle necessità sempre più elevate di questi settori in fatto di prestazioni, memoria, bandwidth e temperature operative. L'obiettivo dichiarato di Altera è sottrarre mercato alla rivale Xilinx nel mondo degli ASIC e dei dispositivi per applicazioni specifiche.

Intel, dal canto suo, ha tutto l'interesse nel collaborare con Altera e altre aziende. I propri impianti, noti come Fab, hanno infatti una capacità produttiva più alta della domanda esistente per i propri chip. Purtroppo l'azienda non è ancora riuscita a contrapporre al calo della vendita di processori x86 tradizionali una massiccia produzione di SoC per smartphone e tablet.

Destinare parte delle linee produttive alla realizzazione di chip per conto terzi è il modo per far fronte ai costi elevatissimi che hanno queste Fab. Tenerle ferme è fuori discussione, sarebbe un salasso. L'estensione dell'accordo è quindi utile ad ambo le parti, ma al tempo stesso fa intuire che Intel ha ancora tanta capacità produttiva inespressa che aspetta solo il cliente giusto.