AMD condanna a morte la Legge di Moore: è inadeguata

La Legge di Moore, uno dei pilastri del settore informatico, è inadeguata a rappresentare l'attuale sviluppo dell'industria. Secondo un ingegnere di AMD il ritardo nel passaggio dai 28 ai 20 nanometri è un chiaro segnale.

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a cura di Manolo De Agostini

La legge di Moore è agli sgocciolisecondo AMD. John Gustafson, capo dei progettisti delle architetture grafiche della casa di Sunnyvale, ha affermato al sito The Inquirer che il ritardo nel passaggio dai 28 ai 20 nanometri mette in luce come le parole pronunciate dal cofondatore di Intel siano inadeguate per rappresentare lo sviluppo tecnologico attuale.

Espressa più di 50 anni fa, la Legge di Moore è evoluta sino alla sua forma finale, che esprime il seguente concetto: "le prestazioni dei processori, e il numero di transistor a esse relativo, raddoppiano ogni 18 mesi". Finora, malgrado sia stata attaccata molteplici volte, messa in dubbio o solo perfezionata (Legge di Koomey, Legge di Wright, Legge di Nvidia), la dichiarazione di Moore si è rivelata abbastanza corretta e Intel per questo non esita a farsene vanto quando più le fa comodo. Quei tempi però stanno per finire.

"Potete vedere come la Legge di Moore stia rallentando. Originariamente Moore diceva che il numero di transistor che è più economico produrre raddoppierà ogni due anni. È stata mutata in diverse altre forme, ma questo è ciò ha detto in origine", ha affermato l'ingegnere di AMD. Secondo Gustafson, è la densità di transistor a definire la redditività economica del chip.

"In AMD vogliamo anche guardare al giusto equilibrio, perché se stampate pochi transistor il chip avrà un costo per transistor troppo elevato, e anche se ne mettete troppi vi troverete nella stessa situazione. Siamo in attesa che avvenga la transizione dai 28 ai 20 nanometri, e ci sta mettendo troppo rispetto a quanto aveva previsto la Legge di Moore".

In effetti se pensiamo che la Radeon HD 7970 (con la prima GPU a 28 nanometri in ambito desktop) è stata presentata a fine 2011 e una nuova gamma di soluzioni HD 8000 è attesa solo nel quarto trimestre (forse ancora a 28 nm), i tempi si stanno indubbiamente dilatando. "Vi dico che stiamo assistendo all'inizio della fine della Legge di Moore".

Difficile dire che Gustafson abbia torto (anche se la mancanza di concorrenza nel mondo delle CPU è un deterrente all'evoluzione tecnologica) e al tempo stesso non possiamo nemmeno affermare che sia un vero problema per i consumatori.

I computer moderni hanno una potenza, spesso persino eccessiva, per occuparsi  della maggior parte dei compiti più comuni. Forse piuttosto che stare a discutere della validità di questa "legge" applicata ai chip per computer, sarebbe più interessante capire le dinamiche di sviluppo dei SoC in ambito mobile, oggi il settore in fermento dell'industria elettronica.