AMD crede in Bulldozer, rinasce il marchio FX?

I veterani del mondo hardware sanno che quando AMD è convinta delle prestazioni dei propri processori, sfodera il marchio FX. Secondo indiscrezioni starebbe per tornare con le CPU Zambezi basate su architettura Bulldozer. È un buon auspicio?

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a cura di Manolo De Agostini

AMD userà nuovamente il suffisso FX per identificare i più potenti tra i futuri processori desktop basati su architettura Bulldozer (Bulldozer e Bobcat, le nuove architetture per CPU di AMD). Secondo indiscrezioni si tratterà delle soluzioni che sfideranno la serie Extreme Edition di Intel.

Per ora non sappiamo se ci riusciranno e in che misura, ma chi ha qualche annetto alle spalle sa che il marchio FX identifica processori dalle prestazioni molto elevate. È stato usato per gli Athlon 64 a singolo core, a partire dall'FX 51 del 2003, basato su core Sledgehammer prodotto a 130 nanometri (socket 940).

AMD - sempre che l'indiscrezione si riveli corretta - sembrerebbe essere fiduciosa delle prestazioni dei futuri chip Zambezi (AMD Zambezi: prima a 8 core, anche con TDP di 95W). Si vocifera che i processori a quattro e sei core finiranno sotto il marchio "Vision Ultimate FX", mentre i modelli a otto core si chiameranno "Vision Black FX". Questi marchi dovrebbero essere affiancati da sigle in grado di consentire l'identificazione dei differenti modelli. 

Non sappiamo se la potenza dei vari modelli sarà riconoscibile con un solo sguardo oppure no, visto che non si hanno altri particolari. Negli ultimi anni capire la potenza dei processori dalle sigle è diventato del tutto impossibile.

I primi processori Bulldozer dovrebbero arrivare sul mercato nel corso del secondo trimestre, sfidando le proposte Sandy Bridge e i Core i7 Westmere esistenti.