Il fenomeno del mining di criptomonete sta influenzando pesantemente il settore delle schede video per il gaming. Non solo la disponibilità di alcuni modelli è ridotta all'osso, ma i prezzi sono elevatissimi, in conseguenza dei grandi acquisti fatti dai "miners" che impattano sulle scorte dei negozianti.
La situazione si riflette sui due produttori, AMD e Nvidia. Tutte e due le aziende hanno visto aumentare le consegne, ma in un mercato pressoché in equilibrio, nel secondo trimestre AMD ha visto crescere la propria quota di mercato secondo i dati di Jon Peddie Research.
La casa di Sunnyvale è passata dal 27,5% al 29,4% mentre Nvidia è scesa dal 72,5% al 70,6%. La situazione torna quindi a livelli simili allo scorso anno, quando AMD aveva il 30,8% e Nvidia il 69,1%. Gli analisti parlano di un mercato delle schede video dedicate che ha fatto segnare un +30,9% rispetto al trimestre precedente e un +34,9% su base annua.
"Come mostra il grafico, è la prima volta in oltre 9 anni che il secondo trimestre ha visto un incremento delle consegne, e non è mai stato così alto. [...] Il mining di Ethereum ha cambiato le carte in tavola in questo trimestre", scrivono gli analisti. AMD ha avuto più successo di Nvidia grazie all'architettura Graphics Core Next particolarmente performante nel mining.
Guardando al settore grafico nel complesso, ossia tenendo conto anche dei processori con grafica integrata - per cui anche di Intel - il dato interessante è che malgrado questa richiesta di schede video AMD abbia una quota complessiva in calo, dal 14,4% al 13,1%. Nvidia, priva di CPU con GPU integrata, non può che perdere anch'essa terreno, mentre Intel sale dal 68,1% al 71,1%.
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