AMD ha annunciato l'arrivo di una decina di monitor FreeSync nei giorni scorsi, ma c'è ancora molto da dire su questa tecnologia che, in modo simile al G-Sync, si propone di eliminare artefatti quali stuttering, tearing e lag dotando gli schermi di refresh rate variabile, in modo che le immagini riprodotte dalla scheda video siano sempre in sincrono con la frequenza di aggiornamento del monitor.
I colleghi di Techreport hanno assistito a una dimostrazione della tecnologia al CES 2015, raccogliendo qualche informazione in più. La demo che vedete nel video girava su uno schermo 4K con refresh rate massimo a 60 Hz. Con FreeSync disabilitato il monitor era impostato a 60 Hz e, se fate attenzione, vedete chiaramente del tearing, specie in prossimità delle pale eoliche.
Attivando il FreeSync il refresh rate dello schermo scendeva tra 44 e 45 Hz, in modo da allinearsi al frame rate ed eliminare il tearing dalla scena. Il colleghi hanno appreso che il refresh rate minimo supportato da FreeSync varierà da schermo a schermo "ma la tecnologia può scendere fino a 9 Hz. Il massimo è 144 Hz".
AMD si occuperà direttamente di certificare i monitor FreeSync. L'azienda vuole assicurarsi che l'esperienza sia di alto livello. Il processo di certificazione non costerà nulla ai produttori di schermi, quindi non dovrebbero esserci costi accessori che andranno a pesare sul prezzo finale dei prodotti.
Secondo la casa di Sunnyvale i propri driver "permetteranno di gestire il refresh variabile anche con pannelli non certificati FreeSync, a patto che questi pannelli supportino la specifica DisplayPort 1.2a Adaptive-Sync". Al CES 2015 di Las Vegas Asus ha mostrato uno schermo, chiamato MG279Q (27 pollici, 2560x1440, IPS) privo di certificazione. In base alle parole di AMD i possessori di schede video Radeon potranno gestire al meglio quel pannello anche in mancanza del supporto FreeSync.
Asus PG278Q | ||
AOC G2460PG | ||
Acer XB280HK |
Infine, AMD ha reiterato che entro il primo trimestre debutteranno 11 prodotti FreeSync (i dieci certificati più l'Asus) ma entro la fine dell'anno il computo dovrebbe salire a 20 unità. Insomma, ci sarà l'imbarazzo della scelta.