AMD Fusion, il chip tutto in uno già nel 2010?

AMD sembrerebbe intenzionata ad avviare la vendita delle prime CPU Fusion ai propri clienti già da quest'anno. Si tratta dell'accelerazione di un progetto molto interessante, che vuole offrirci processore e grafica su un unico chip.

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a cura di Manolo De Agostini

La prima generazione di chip AMD Fusion potrebbe anticipare i tempi, finendo nelle mani dei primi clienti dell'azienda statunitense già da quest'anno. Dietro al marchio Fusion si cela quella che AMD definisce APU (Accelerated Processing Unit), una soluzione che integra una CPU e una GPU su un unico die. Intel ha già realizzato qualcosa di simile (Core i3/i5 a 32 nanometri), ma con una sostanziale differenza: la GPU è posta sullo stesso package, non sul medesimo die del processore.

La scelta di puntare su unico blocco, secondo il portavoce di AMD Bob Grim, è nel DNA dell'azienda.

"C'è stato un po' più di lavoro, ma la nostra tradizione è quella di costruire un chip di silicio da zero. L'unica soluzione MCM (Multi-Chip Module) che abbiamo mai realizzato è un processore server a 12 core (Opteron 6174)". Il termine MCM identifica soluzioni ottenute con più chip: i quad-core Core 2 Quad di Intel, per esempio, sono ottenuti grazie all'unione di due chip dual-core.

AMD predilige da sempre un prodotto monolitico, che dovrebbe garantire maggiore velocità in alcune operazioni e forse anche altri vantaggi. "Speriamo sia così. Abbiamo appena ricevuto il silicio e ci siamo messi in moto - gli ingegneri ci stanno dando un'occhiata. Il passaggio al processo produttivo a 32 nanometri dovrebbe aiutarci. L'amministratore delegato Dirk Meyer ha dichiarato pubblicamente che riusciremo a vendere il prodotto a qualche cliente già quest'anno, quindi spero che saremo in grado di rispettare quella promessa. Sono sicuro che ce la faremo - il silicio sembra buono. Non vedo ragioni basandomi sul punto in cui è ora il progetto Fusion per disattendere l'obiettivo di Meyer".

AMD non sembra temere una debacle simile a quella delle prime CPU Phenom. Anche in quel frangente l'azienda puntò su un progetto monolitico, ma problemi in fase di produzione ritardarono l'arrivo sul mercato dei processori. Lo slittamento dei progetti, la perdita di quote di mercato e l'investimento in ATI portarono AMD quasi alla bancarotta. L'azienda si salvò grazie alla vendita del ramo produttivo agli arabi di Advanced Technology Investment Company, braccio finanziario di Abu Dhabi.

Oggi AMD è un'azienda in ripresa, che può guardare al futuro concentrandosi solamente sulla progettazione. Non suona così strano quindi che sia tranquilla sul progetto Fusion e pianifichi già Fusion 2 (AMD Fusion 2 nel 2015, i core avranno i super poteri).