AMD Piledriver, CPU oltre 4 GHz con il KERS delle Formula 1

Le future CPU Piledriver di AMD avranno una tecnologia di Cyclos Semiconductor che permetterà di superare i 4 GHz senza aumentare i consumi in modo esponenziale. Il sistema può essere visto come il KERS delle Formula 1.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

I futuri processori AMD basati su architettura Piledriver potranno lavorare a oltre 4 GHz senza grossi problemi grazie alla tecnologia resonant clock mesh sviluppata da Cyclos Semiconductor. Una sorta di KERS (il sistema di recupero dell'energia che usano anche in Formula 1) adattato ai processori. Questa tecnologia promette di tagliare i consumi - o aumentare la frequenza - del 10% senza incrementare il TDP, gestendo in modo migliore la potenza erogata a ogni ciclo di clock.

La soluzione resonant clock mesh di Cyclos usa induttori on-chip per creare un pendolo elettrico, o tank circuit, che a ogni ciclo di clock ricicla la potenza anziché dissiparla, ottenendo così una riduzione dei consumi totali. La tecnologia dovrebbe consentire una riduzione della distribuzione della cosiddetta "clock power" fino al 24% nel migliore degli scenari. Mediamente il passo avanti dovrebbe assestarsi tra il 5 e il 10%, senza avere effetti negativi sugli obiettivi di frequenza decisi da AMD per le proprie CPU.

"Siamo stati in grado d'integrare la proprietà intellettuale di Cyclos nel nostro design clock mesh esistente quindi non ci saranno rischi per quanto concerne ritardi nello sviluppo. I risultati incontrano le nostre aspettative di riduzione dei consumi, non abbiamo aumentato l'area del die e siamo stati in grado di usare il processo produttivo standard, quindi valeva la pena investire e rischiare di adottare la tecnologia resonant clock mesh, poiché tutti i nostri clienti chiedono a gran voce processori con una maggiore efficienza energetica", ha dichiarato Samuel Naffziger, corporate fellow di AMD.

Cyclos, forte della scelta di AMD (i cui effetti dovrebbero vedersi nei progetti Trinity e Vishera), vuole portare la sua tecnologia anche sui system on chip. Non trattandosi di un accordo vincolante, l'azienda è libera di accordarsi con aziende come Texas Instruments, Nvidia, Qualcomm e magari anche Intel.