Conclusione: AMD sta ignorando una minaccia?

Sommario: Intel è pronta a lanciare i nuovi processori Core i7, basati su Nehalem, ma AMD non sembra prendere la minaccia sul serio. Nel corso di una conferenza tenutasi in un hotel vicino a quello dove Intel terrà l'IDF, AMD infatti è sembrata pronta a criticare ogni mossa e prodotto dell'avversaria Intel.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusione: AMD sta ignorando una minaccia?

Siamo usciti dal briefing di AMD con un po' di confusione nella testa. Non c'erano vere novità, ma solo la ripetizione compulsiva dei soliti mantra di dubbi e critiche sulle tecnologie di Intel.  Nessuna novità su Shangai, o sulle produzioni a 45 nanometri né tantomeno su nuovi prodotti del settore grafico. Forse AMD non ritiene l'IDF una buona occasione per offrire uno scorcio sul proprio futuro?

Consideratela un'impressione soggettiva, ma ci sembra di essere tornati ai tempi del lancio del Core 2 Duo. A quei tempi, primavera del 2006, AMD aveva messo in piedi una strategia di marketing e pubbliche relazioni simile, screditando il Core 2 Duo come un "prodotto di carta" che non sarebbe stato in grado di impensierire Opteron e Athlon X2 in termini di prestazioni ed efficienza energetica. Come ben sappiamo la realtà fu diversa, e il Core 2 Duo mandò quasi in bancarotta AMD, privandola delle quote di mercato guadagnate nei 18 mesi precedenti. Anche allora avevamo il presentimento che AMD stesse sottovalutando Intel.

Quindi che fa oggi AMD, ignora ancora una volta una minaccia evidente? In realtà dubitiamo che, dietro le quinte, AMD stia ignorando la minaccia. L'immagine che vuol dare pubblicamente però è quella di un'azienda che non si ritiene preoccupata dai nuovi prodotti della principale concorrente.

Attenzione però, la situazione finanziaria odierna di AMD è ben diversa da quella del terzo trimestre 2006 e sarà dura sopportare un'ulteriore batosta. Usando una metafora calcistica, è come una finale giocata ai calci di rigore; se hai un portiere fuoriclasse, è il momento di metterlo in campo.

Discutendo continuamente con alcune persone di AMD, in effetti possiamo capire alcune loro mosse. Chi lavora in AMD vive sempre con l'incubo di avere meno risorse e meno soldi di Intel, che può permettersi di investire miliardi in pubblicità, ricerca, marketing e in ciò che più le aggrada. Insomma, se AMD rivelasse oggi una strategia futura o un'idea di prodotto innovativo, Intel sarebbe capace di prendersi l'idea e di portare il prodotto sugli scaffali prima della stessa AMD. Quindi la nuova strategia di AMD è di non rivelare nulla sulle nuove tecnologie finché non è convinta al 100% di specifiche e prestazioni e anche del fatto che né Intel né Nvidia la possano superare. D'altro canto se un'azienda non divulga nessuna informazione sui propri piani futuri, è impossibile giudicarne la competitività.

Senza dubbio durante questa settimana in molti si chiederanno se AMD resisterà all'impatto di Nehalem e Larrabee. AMD rischia di chiudere i battenti? Non crediamo, è più probabile che si suddivida in due o più aziende. Intel stessa non ha interesse che AMD chiuda, anzi. Rimanere da sola la costringerebbe a gestire la "rottura di scatole" dell'antitrust, quindi molto meglio una AMD piccola e a un livello gestibile che agire da monopolisti del mercato.

La concorrenza tra AMD e Intel è stata a nostro parere la causa della grande spinta allo sviluppo dei microprocessori nell'ultima decade. Il duopolio fa bene ai consumatori e anche al mercato. Non fraintendeteci, non ci divertiamo nel tratteggiare uno scenario oscuro per AMD: l'azienda ha prodotti interessanti, riscuote la simpatia di molti consumatori e ovviamente non può perseguire la stessa strategia di marketing di Intel.

A nostro parere però l'attuale politica di marketing e pubbliche relazione di AMD le fa più male che bene, sarebbe il caso di intraprendere una strada completamente diversa, da subito.