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Sommario: Intel è pronta a lanciare i nuovi processori Core i7, basati su Nehalem, ma AMD non sembra prendere la minaccia sul serio. Nel corso di una conferenza tenutasi in un hotel vicino a quello dove Intel terrà l'IDF, AMD infatti è sembrata pronta a criticare ogni mossa e prodotto dell'avversaria Intel.

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a cura di Tom's Hardware

Quindi, quali sono i messaggi di AMD?, continua

3. Opteron è veloce, Xeon è costoso e lento

AMD ci ha ripetuto ancora una volta che l'Opteron è più veloce e consuma meno rispetto allo Xeon di Intel. Senza dilungarsi troppo, va detto che perlomeno le dichiarazioni in merito ai consumi sono giustificate. Fatto sta però che Intel ha rosicchiato una buona fetta dei ricavati di AMD con gli Opteron e, recentemente, l'ha costretta a rivedere i propri margini. C'è quindi un problema evidente, al quale AMD deve riparare con prodotti ancora più efficienti degli attuali Opteron B3.

Infatti gli Xeon basati su Nehalem sono giusto dietro l'angolo e non ci vuole molto per capire che proseguiranno nella marcia iniziata dagli Xeon Woodcrest nel terzo trimestre 2006. Quindi, quali sono i piani di AMD? Innanzitutto l'azienda spera che i Nehalem dual socket e four socket non saranno disponibili tanto presto, in attesa che nel quarto trimestre arrivi il chip Shangai a 45 nanometri.

AMD ritiene che nel quarto trimestre appariranno anche già le prime macchine server equipaggiate con Shangai. I processori per desktop "seguiranno a breve" il che potrebbe dire entro 60-90 giorni dal debutto di Shangai.

Purtroppo però su Shanghai non è stata data nessuna ulteriore informazione.

4. I 45 nanometri sono in ritardo

AMD non sarà d'accordo con questo concetto, ma siamo onesti: Dirk Meyer, recentemente promosso a CEO, ha dichiarato in una conference call del 2° trimestre 2006 che AMD avrebbe accelerato lo sviluppo della propria tecnologia a 45 nm, che sarebbe stata in spedizione (shipping) già a metà 2008, chiudendo il gap con Intel in sei mesi.  Non è chiaro cosa Meyer intendesse con "in spedizione" e ovviamente le parole si possono sempre interpretare in più modi. Ciò che è certo, comunque, è che AMD non ha colmato il divario con Intel. AMD era un anno indietro con i 65 nm e sarà un anno indietro a Intel anche con i 45 nm, come confermato oggi dal Vice Presidente Randy Allen. Questi ha aggiunto che AMD mira a recuperare il terreno con le prossime generazioni.

Curiosamente Allen ha anche dichiarato, relativamente ai 45 nm, che AMD è "in anticipo sul programma". O non ci è molto chiaro il significato di "metà 2008" oppure c'è qualche problema di coordinamento delle comunicazioni in casa AMD.

Alla stampa specializzata però interessa poco se AMD sia avanti o indietro rispetto al programma. Se l'azienda sarà in grado di spremere ancora buoni prodotti dai 65 nanometri, rimanendo competitiva, ben venga. Sarà una dimostrazione della bontà del processo manifatturiero. Ma non ci si racconti che AMD è in anticipo sul programma dei 45 nm quando è lampante che in realtà accade il contrario.