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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha presentato nel corso del VMworld di Las Vegas la nuova Radeon Pro V340, una soluzione pensata per un mercato definito "datacenter visualization", che presto diventerà sempre più importante per le aziende. Secondo gli analisti di IDC oltre 105 milioni di lavoratori statunitensi entro il 2020 sarà "nomade" e quindi si sposterà di continuo.

Il 20% di quei lavoratori sarà composto da persone che avrà la necessità di accedere a software di visualizzazione molto pesanti, che richiederebbero portatili molto potenti e di non facile portabilità. Di conseguenza i lavoratori dovranno accedere a quei software appoggiandosi a un'infrastruttura cloud.

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"Questo significa", ha spiegato Michael DeNeffe, direttore per la grafica cloud di AMD, "che i datacenter dovranno essere dotati di hardware appropriato per gestire quel tipo di applicazioni cloud". E questo, a suo dire, spingerà la richiesta di soluzioni come la nuova Radeon Pro.

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"Anziché acquistare costose workstation, perché non far girare i software nel cloud e offrire i risultati finali su un tablet o un portatile sottile?", ha domandato provocatoriamente DeNeffe. Radeon Pro V340 si presenta quindi con le carte in regola per soddisfare le necessità di questo settore destinato a crescere sempre di più.

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A bordo della scheda troviamo due GPU Vega (simili a quella della Vega 56) con 16 GB di memoria HBM2 con ECC ciascuna, per un totale di 32 GB.

La Radeon Pro V340 è pensata per carichi di lavoro molto differenti da quelli delle classiche schede video consumer, infatti si parla di Virtual Desktop Infrastructure (VDI), desktop as a service (DaaS) e cloud gaming.

Secondo AMD, usando SR-IOV una V340 è in grado di supportare fino a 32 desktop virtuali da 1 GB o, in termini comparativi, "fino al 33% in più della Nvidia Tesla P40".

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La scheda è dotata di capacità di codifica video che le consentono di comprimere flussi video in modo indipendente in H.264 e H.265, alleggerendo la CPU dal carico. La V340 ha inoltre un processore di sicurezza integrato che può cifrare l'archiviazione e che si occupa di garantire la sicurezza del processo di boot.

Il supporto software si concentra al momento su VMware ESXi e vSphere, mentre per quanto concerne il guest OS si parla solo di Windows. Usando la tecnologia MxGPU (che consente alla GPU di essere condivisa tra più utenti) e SR-IOV la casa di Sunnyvale è in grado di virtualizzare la grafica senza necessità di usare driver di virtualizzazione extra nell'hypervisor. In questo modo è possibile sfruttare il driver standard Radeon Pro.

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"La scheda AMD Radeon Pro V340 consentirà ai nostri clienti di sfruttare in modo sicuro la virtualizzazione di desktop e applicazioni per i software più esigenti dal punto di vista grafico", ha dichiarato Sheldon D'Paiva, direttore del marketing prodotti di VMware. "Con Radeon Pro per VMware gli amministratori possono facilmente configurare un ambiente VDI, implementare rapidamente GPU virtuali su macchine virtuali esistenti e abilitare centinaia di professionisti con pochi click del mouse".

La Radeon Pro V340 sarà disponibile nel corso del quarto trimestre presso di partner dell'azienda a un prezzo che non è stato reso pubblico in quanto verosimilmente sarà oggetto di contrattazione caso per caso, in base al numero di soluzioni acquistate.