AMD rialza la testa e recupera quote di mercato su Intel

I dati di inizio anno dicono che AMD ha recuperato una leggera fetta di mercato su Intel. La casa di Sunnyvale gode della stabilizzazione della produzione di PC dopo lo shortage di hard disk e anche di una politica aggressiva sui prezzi. I valori in campo però rimangono sempre molto diversi.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha recuperato quote di mercato su Intel nel settore dei microprocessori x86 nel primo trimestre dell'anno. È questa l'analisi di Mercury Research, che in questo inizio di 2012 ha registrato un recupero da parte della casa di Sunnyvale.

Intel rimane decisamente leader del mercato, con l'80,2%, ma l'anno passato deteneva l'81%. La quota di mercato di AMD è invece salita al 19,1% dal precedente 18,2%. "Le consegne complessive di microprocessori x86 sono scese nel primo trimestre rispetto agli stessi tre mesi dell'anno passato, e questo è un indicatore di un mercato non così stellare", ha dichiarato Dean McCarron, il principale analista di Mercury Research, senza però snocciolare altri dati.

AMD ha beneficiato della ripresa delle vendite di hard disk, dopo l'alluvione thailandese che tanti problemi (con prezzi alle stelle) ha creato nei mesi precedenti. Questo ha stabilizzato la vendita di microprocessori desktop. Secondo McCarron, AMD è forte nei processori desktop, con il 43% del mercato, la stessa quota dell'anno passato.

In quell'ambito l'azienda può vantare processori Athlon, Phenom II, la serie A e i processori FX, senza dimenticare le soluzioni per nettop Brazos, che rientrano nelle serie C ed E. La loro forza, più che le prestazioni o particolari caratteristiche, sono i prezzi (in calo). Una scelta quella di AMD "obbligata", da una Intel che non conosce soste, e ha appena svelato la nuova piattaforma Ivy Bridge (Core i7 3770K Ivy Bridge, recensione del top di gamma Intel a 22 nanometri).

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"Quando si guarda a tutto questo su base trimestrale, il desktop ha avuto una certa forza rispetto al mobile," ha dichiarato McCarron. Il settore dei portatili AMD però sta ben figurando, perché molti consumatori stanno preferendo soluzioni a basso costo, e spesso queste sono dotate di una CPU AMD. Negli ultimi mesi le rese produttive di chip Llano della serie A sono migliorate, consentendo a un maggior numero di prodotti di occupare gli scaffali.

Tutto questo però non basta. AMD può e deve far meglio soprattutto nel mobile, che nel mondo PC è traino più forte e dove Intel ha puntato forte proponendo il concetto di Ultrabook. I prossimi mesi saranno interessanti per capire se anche questa volta, come spesso è accaduto in questi anni, questo leggero recupero di AMD è stato figlio più che altro di un assestamento del mercato. 

Il debutto dei chip Intel Ivy Bridge, e gli ormai imminenti AMD Trinity e Brazos 2.0 (serie A, C ed E), segneranno l'andamento futuro delle due aziende e potrebbero incidere in qualche modo sulle rispettive quote di mercato. Per ora, nonostante gli sforzi, il divario rimane come la differenza tra il giorno e la notte e anche le trimestrali (Intel - AMD) dimostrano una situazione da Davide contro Golia.