AMD, un anno da ricordare

Ripercorriamo le tappe principali dell'anno di AMD, dai nuovi processori Ryzen fino alle schede video RX Vega. Che anno è stato per la casa di Sunnyvale?

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a cura di Manolo De Agostini

Mancano pochi giorni alla fine dell'anno ed è arrivato il tempo di tirare le somme. Che anno è stato per le aziende che più accendono la nostra fantasia nel settore hardware? Stiamo parlando di AMD, Nvidia e Intel, ovviamente.

A differenza degli altri anni, quest'anno non ci si può proprio lamentare, dobbiamo dirlo. Le tre aziende hanno sfornato interessanti novità e soprattutto una è tornata a competere come non riusciva a fare da parecchi, troppi anni.

amd hq

Ed è proprio da lei che partiamo, quella con un nucleo di fan tra i più coriacei in assoluto, che per molto tempo ha ingoiato rospi di fronte alle soluzioni della concorrenza, difendendo talvolta l'indifendibile. Stiamo parlando di AMD e di un anno in cui quelli che in passato erano rospi, si sono trasformati in bellissimi principi...

Nei prossimi giorni seguiranno gli articoli su Nvidia e Intel.

Microprocessori desktop

Per analizzare l'anno di AMD partiamo dal pezzo forte, le CPU desktop. Se non avete vissuto dodici o più mesi in una caverna, già sapete che il 2017 è stato l'anno in cui AMD ha rialzato la testa con le CPU Ryzen e Ryzen Threadripper.

amd ryzen

La casa di Sunnyvale aveva chiuso un 2016 in cui aveva gradualmente fatto salire l'attesa, culminata a metà dicembre nell'evento New Horizon e con le prime informazioni concrete sulle specifiche tecniche e sul nome della nuova gamma, Ryzen, fino ad allora conosciuto genericamente come "Zen", dal nome dell'architettura o "Summit Ridge", dal nome in codice dell'intera famiglia desktop.

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A gennaio, durante il tradizionale appuntamento del CES di Las Vegas, AMD non portò le CPU sul mercato, ma con una sapiente opera di marketing riuscì comunque a ottenere parte dei riflettori permettendo ai produttori di motherboard e dissipatori di mostrare i prototipi compatibili con le nuove CPU socket AM4.

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Dopo alcuni mesi, con il solito balletto d'indiscrezioni su specifiche tecniche e prestazioni, arrivò il 2 marzo, il giorno del giudizio. Quel giorno segnò il debutto dei primi processori Ryzen 7 e quindi l'uscita delle recensioni. Recensioni che da una parte dimostravano che quando AMD diceva che sarebbe tornata competitiva, non mentiva: le nuove CPU erano decisamente migliori delle precedenti. Al tempo stesso però diverse recensioni, la nostra in particolare, dimostravano come le piattaforme Ryzen non si comportassero in modo ottimale nei giochi in Full HD.

La schiera di fan accaniti citata a inizio articolo - croce e delizia di ogni sito hi-tech - non fece passare un solo millisecondo nel tacciare Tom's Hardware di partigianeria, affibbiando epiteti poco gradevoli a cui abbiamo cercato di non rispondere. Perché? Perché sapevamo che il tempo ci avrebbe dato ragione. Ma più che il tempo, i fatti. E i fatti erano quelli: c'era un problema.

Un problema anzitutto di gioventù, come confermato dalla stessa AMD che - nei mesi a seguire - corse ai ripari su più fronti: aggiornamenti BIOS e collaborazioni con gli sviluppatori di giochi per mettere a punto patch ad hoc. AMD d'altronde al lancio di Ryzen si è ritrovata a scontare alcuni fattori avversi: la nuova architettura inedita per gli sviluppatori, anni di predominio Intel e l'inevitabile difficoltà nel lanciare un'intera nuova piattaforma dopo molti anni. Bisogna sempre tenere conto che AMD non è l'azienda più grande del pianeta.

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A molti non bastò, e si arrivò a dare la colpa a Windows 10, a come gestiva i core e i thread. Fu la stessa AMD a dire che era tutto ok. Per farla breve: BIOS e patch hanno migliorato la situazione in modo drastico e oggi possiamo tranquillamente consigliarvi le piattaforme Ryzen senza batter ciglio.

Dopo il debutto a marzo dei Ryzen 7, ad aprile toccò ai Ryzen 5 e a luglio fu la volta dei Ryzen 3. La gamma Ryzen con quattro, sei e otto core, con debite differenze tra i vari modelli, era finalmente completa.

Le nostre recensioni dimostrano quanto chi si appresta a fare un PC debba valutare attentamente la propria scelta in fatto di processori: guardare solo in casa Intel non è una scelta intel-ligente (battuta di fine anno, ne prepariamo altre squallide allo stesso modo per il 2018, promesso). Tanto che quest'ultima ha dovuto rispondere... ma ne parleremo in altra sede.

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AMD ha anche presentato qualcosa per la fascia più bassa del mercato. Nessuna APU con core Zen e grafica Vega in ambito desktop, bisogna aspettare il nuovo anno, ma le APU Bristol Ridge basate su core Excavator a 28 nanometri e grafica GCN. Pur profondamente differenti da Ryzen, le soluzioni A Series 9xxx conservano la compatibilità con l'ultima piattaforma AM4. A completare il quadro, anche gli Athlon X4 9xx, identici alle APU ma con grafica disattivata.

E fin qui già c'era da battere le mani alla divisione CPU di AMD. Però, se rapportiamo il tutto al classico banchetto natalizio, mancava l'ammazzacaffè. Subito dopo il debutto dei primi Ryzen in rete si iniziò a parlare di una seconda piattaforma in arrivo indirizzata alla fascia HEDT, High-End DeskTop, quella che molti appassionati scelgono per avere quanti più core possibili e creare workstation degne di tale nome.

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A metà maggio, nel corso del Financial Analyst Day 2017, AMD diede un volto a quelle indiscrezioni annunciando la gamma di CPU Ryzen Threadripper. Soluzioni da 8 core e 16 thread fino a 16 core e 32 thread capaci, grazie a un controller DDR4 quad-channel e un totale di 64 linee PCI Express 3.0, di garantire alte prestazioni e versatilità, il tutto a prezzi umani.

threadripper

Anche in questo caso AMD fu capace di creare un prodotto concorrenziale e ben bilanciato in termini di rapporto tra prezzo e prestazioni. Insomma un anno da incorniciare per le CPU desktop dell'azienda, quello che ci voleva per imboccare la via giusta e mettere sale sulla coda di Intel.

Microprocessori mobile

AMD ha annunciato il debutto delle prime APU Raven Ridge sul finire dell'anno. Si tratta dei nuovi processori con grafica integrata basati sui core x86 Zen e la GPU Vega. Al momento l'azienda ha presentato solo due modelli con TDP configurabile di 15 watt, Ryzen 7 2700U e Ryzen 5 2500U, destinati a 2 in 1, convertibili e notebook ultrasottili. Qui trovate tutti i dettagli. Nel 2018 sono previste APU Raven Ridge mobile di fascia più alta.