Analisi Anti Aliasing, prima parte: impostazioni e sorprese

Analisi del filtro anti-aliasing, la sua implementazione e le impostazioni dei driver.

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a cura di Don Woligroski

Introduzione

Che cos'è l'anti-aliasing? Il prefisso "anti" serve chiaramente a contrastare il termine principale di questa parola composta. "Aliasing" invece è un effetto legato alla riproduzione digitale delle immagini, in particolare di linee curve o diagonali rispetto allo schermo. Queste generalmente compaiono con delle scalettature più o meno evidenti: i filtri anti-aliasing servono appunto a limitare questo effetto, e a creare di conseguenze linee più definite e precise. L'anti-aliasing è una tecnica nota in tutte le attività che hanno qualcosa a che fare con la grafica digitale, ma è particolarmente nota nel mondo dei videogiochi. Con questi ultimi l'applicazione di questo particolare filtro rende le immagini molto più nitide e belle.

Il concetto suona abbastanza semplice. Sfortunatamente l'anti-aliasing non si attiva con un semplice interruttore. L'hardware video attuale offre un'ampia varietà di opzioni che si possono combinare in 30 o più modi diversi, a seconda della scheda grafica. Che cosa significa ogni cambiamento? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni opzione? Quale dovete abilitare o lasciare spenta?

In questo articolo cerchiamo di eliminare la confusione che ruota attorno a questo tema. Iniziamo con un breve ripasso dei fondamentali, per passare ai metodi generici e poi alle implementazioni delle specifiche aziende. Vi mostreremo come regolare le impostazioni, con esempi di come agiscono queste scelte sui vostri videogiochi preferiti. In futuro pubblicheremo altri articoli di questa serie, e il prossimo articolo in particolare cercherà di chiarire come l'applicazione dei filtri pesa sulle prestazioni. Liberarsi di quelle antiestetiche linee frammentate richiede potenza di calcolo da parte della scheda grafica, e quindi la fluidità – misurata in frame al secondo – può risentirne.

Le basi dell'anti-Aliasing

Sappiamo che molti lettori hanno già una grande familiarità con l'anti-aliasing; molti altri tuttavia non sono altrettanto preparati, e per questo una breve introduzione è importante. Se ritenete di saperne già abbastanza, saltate pure alle pagine successive.

Come sempre con la grafica dobbiamo iniziare dal pixel. I pixel sono dei piccoli punti quadrati che costituiscono l'immagine sullo schermo di un computer; un pixel è il più piccolo elemento manipolabile di un'immagine digitale. L'effetto aliasing è un effetto dei pixel stessi: costruire una linea curva con punti quadrati, come potete immaginare, presenta alcune difficoltà di realizzazione.

Considerate l'immagine di una linea nera diagonale su uno sfondo bianco:

Come potete vedere – specialmente applicando lo zoom – la natura dei pixel crea un effetto scalettato, che è chiamato aliasing. Di seguito potete vedere come appare in un gioco PC:

Vedete come i pixel sul bordo degli oggetti si fondono ora con il colore retrostante quando l'anti-aliasing è abilitato? L'anti-aliasing fa apparire i bordi più lisci e meno frastagliati miscelando il colore del bordo con quello dello sfondo. Le scalettature appaiono più evidenti alle basse risoluzioni perché ci sono meno pixel con i quali visualizzare l'immagine. Più è alta la risoluzione di un'immagine (o di un gioco) e dello schermo utilizzato, minore sarà l'effetto aliasing.

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