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a cura di Dario D'Elia

I giapponesi hanno una metodologia di lavoro decisamente strana. A poco più di sei mesi dal lancio della Playstation 3 nessuno degli sviluppatori di videogiochi ha ancora ricevuto il dev-kit definitivo. Insomma, le poche software house che stanno lavorando ai titoloni che dovrebbero fare da coadiuvante al suo successo hanno per le mani vecchi kit, certamente non all’altezza delle potenzialità del "giocattolo". Sembra di rivedere il valzer di incertezza che ha caratterizzato le passate stagioni dei team Honda nella MotoGP. In Giappone lo sviluppo delle motociclette procedeva, ma i pezzi nuovi arrivavano a singhiozzo.

In questo caso, secondo Bloomberg.com, sebbene il lancio sia stato fissato per novembre “i giochi per quella data saranno pochini e poco performanti perché il colosso giapponese non ha ancora fornito i dettagli tecnici finali della console”.

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La situazione è grave, e non si tratta di un classico allarmismo fomentato dalla stampa ma di una realtà confermata dai protagonisti in gioco. “Un gran numero di sviluppatori non ha ancora ricevuto i nuovi kit di sviluppo e quindi i titoli disponibili il prossimo autunno non saranno molti”, ha dichiarato Simon Jeffrey, presidente di Sega USA. “Gli editori che vorranno rispettare questa scadenza distribuiranno prodotti certamente non all’altezza della potenza del processore Cell. E’ evidente che la maggior parte ritarderanno la distribuzione per disporre di maggiori informazioni tecniche”.

Brian Farrell, CEO di THQ, infatti, ha confermato che “The Sopranos” per PS3 uscirà solo quando la versione definitiva dei dev-kit sarà disponibile. “E’ troppo rischioso avviare la commercializzazione di un prodotto in queste condizioni. Non ha senso rispettare la scadenza autunnale”, ha dichiarato Farrell.

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Activision e Electronic Arts sembrano dimostrarsi più coraggiose al riguardo. “Anche se non disponiamo delle informazioni riguardanti l’hardware finale sappiamo quale sia la capacità del processore”, ha dichiarato Robert Kotick, CEO di Activision. “Il nostro sviluppo continua. Siamo comunque soddisfatti dei dev-kit a disposizione”, ha aggiunto Paul Lee, presidente di EA.

Yves Guillemot, CEO di Ubisoft, è convinto che non vi sia motivo di preoccupazione: gli sviluppatori e gli editori devono semplicemente abituarsi a questo nuovo trend. “Gli stessi dev kit definitivi della Xbox 360 vennero rilasciati tardi. Con la console Sony non saremo in grado di approfittare di tutte le sue caratteristiche, ma avvenne la stessa cosa l’anno scorso con Microsoft. In fondo è solo una sfida per gli sviluppatori software”, ha dichiarato Guillemot.

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Il problema, però, secondo numerosi analisti, è che le risorse finanziare per sostenere questo tipo di rischio non è alla portata di tutti. I grandi editori posso giocare d’azzardo, ma gli altri potrebbero preferire – per il momento - altre piattaforme più affidabili. “Lo sviluppo per la piattaforma Sony è decisamente più complesso di quanto avvenga per quelle Microsoft e Nintendo. Tenendo conto che ogni videogioco può costare più di 25 milioni di dollari non è accettabile che il supporto attuale sia così inadeguato”, ha spiegato Mike Hickey, analista di Janco Partners.

Kaz Hirai, CEo di Sony Computer Entertainment, ha promesso più di 15 titoli per il lancio – tre in meno di quanto fece Microsoft per la sua console. Già, ma con quale qualità?