Un desktop Android per il lavoro da ufficio: sufficienza scarsa

Recensione dell'HP Slate 21, un insolito computer desktop da 21 pollici con sistema operativo Android.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Alla prima accensione si deve passare per la solita configurazione di Android, che prevede l'introduzione del proprio account Google e il download delle applicazioni preferite. A proposito di app, vale la pena rilevare che lo Slate 21 ne ha una preinstallata per l'uso come sostituto del PC da ufficio.

Il collegamento di mouse e tastiera non è un problema: basta collegarli e l'HP Slate 21 riconosce l'hardware senza problemi (abbiamo usato due prodotti Logitech piuttosto comuni). Bisognerà comunque avere l'accortezza di aprire le impostazioni di sistema e regolare il layout della tastiera per assicurarsi che tutto funzioni al meglio. Alcuni tasti speciali tuttavia non funzioneranno, home e fine per esempio, mentre altri non daranno alcun problema.

È interessante Kingsoft Office, un'applicazione gratuita che offre molte funzioni per la creazione e la modifica di documenti. È probabilmente migliore di Quick Office, e lo abbiamo usato per i nostri test: può aprire file da molti servizi cloud, come Dropbox o Google Drive, ed è compatibile con molti formati di documento, compreso il docx usato da Microsoft Word. Lo abbiamo testato con Dropbox, rilevando tra l'altro che al salvataggio il file – nonostante ci sia una copia locale su scheda SD – l'aggiornamento online è immediato. Passare da questo a un altro computer non sarà quindi un problema, e infatti ci abbiamo scritto l'articolo che state leggendo, alternandoci tra questo HP e un PC Windows.

Con documenti xlsx invece abbiamo avuto qualche difficoltà in più, perché diversi dei file che abbiamo provato ad aprire da Dropbox risultavano non esistenti o danneggiati. Un problema dell'applicazione che abbiamo usato, con ogni probabilità.

Insomma la produttività da ufficio è possibile, e di certo chi scrive un documento di tanto in tanto potrebbe trovarsi bene con questo prodotto HP. Ma come la mettiamo con carichi di lavoro più intensivi, come quelli di un redattore che scrive per Tom's Hardware?

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La situazione si fa un po' più complessa, e ci sono diversi ostacoli da digerire: tanto per cominciare lo zoom di Android non è flessibile come quello di Windows, e si riesce a vedere solo una piccola parte del documento a schermo. Chi scrive decine di pagine ogni giorno troverà presto snervante questo limite, ma non tutti: i colleghi con una vista non perfetta che usano già uno zoom generoso potrebbero non notare il problema.

L'ostacolo che ci sembra insuperabile è quello del multitasking: certo, Android può tenere aperte e in funzione più applicazioni, ma sullo schermo ce ne può essere al massimo solo una. Una scelta che va benissimo per uno smartphone o anche un tablet. Su un PC desktop però non ci sono ragioni per tale limite, che diventa una vera e propria seccatura.

Per fortuna con la tastiera collegata si può passare da un'applicazione all'altra usando la combinazione Alt+Tab, il che rende le cose un po' meno fastidiose. Si sente sempre la mancanza di più finestre a schermo, ma è una cosa che non riguarda proprio tutti. Anzi, magari per qualcuno potrebbe servire a concentrarsi meglio su una sola attività alla volta.

Morale della storia: chi usa documenti di testo e non eccede nel passaggio tra un'applicazione e l'altra può usare questo prodotto su base quotidiana. Chi invece scrive molto, usa fogli di calcolo o ha bisogno del multitasking tipico di Windows e OS X dovrebbe tenersi lontano dall'HP Slate 21.

Crediamo però che i progettisti di HP non abbiano pensato nemmeno per un secondo di proporre questo computer per il lavoro quotidiano, ma piuttosto come uno schermo su cui gestire i propri documenti di tanto in tanto. E da questo punto di vista va benissimo: anzi, potrebbe senz'altro essere il computer da studio per chi ha in casa alunni delle medie e delle superiori - sempre che non studino programmazione ovviamente.