Anonymous dichiara guerra al gruppo hacker filorusso Killnet

Anonymous dichiara guerra a Killnet, il noto gruppo di hacker filorussi che ha attaccato i siti del Senato, della Difesa e della Polizia.

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a cura di Marco Doria

Killnet è un nome che di recente ha risuonato parecchio nella cronaca, infatti si tratta del gruppo hacker filorusso che, nelle ultime settimane, ha attaccato i siti di Senato e Difesa, passando poi a colpire la Polizia di Stato. Successivamente, il gruppo ha minacciato di passare a forme d'attacco più aggressive rispetto alle azioni compiute in precedenza, più che altro attacchi DDoS che avevano perlopiù uno scopo dimostrativo. Killnet ha colpito e minacciato altri Paesi europei e anche il Regno Unito. Come ormai noto, il conflitto russo-ucraino si sta svolgendo anche nel campo informatico, con gruppi schierati dall'una e dall'altra parte.

E proprio in risposta a Killnet ora interviene anche il noto gruppo Anonymous, già responsabile di vari attacchi nei confronti di obiettivi russi, inclusa la Chiesa Ortodossa di Russia. Il gruppo di hacktivisti, infatti, ha dichiarato guerra al gruppo Killnet, affidandosi a Twitter per darne annuncio. Senza mezzi termini, Anonymous ha messo offline il sito ufficiale di Killnet, augurandolgli di "riposare in pace" su Twitter. Si inasprisce dunque lo scontro sul cyberspazio, anche a seguito di varie segnalazioni da parete di diverse agenzie di cybersicurezza e della Five Eyes Alliance, secondo cui diverse organizzazioni al di là dei confini ucraini e altri importanti bersagli nei Paesi occidentali potrebbero presto subire attacchi informatici da parte di hacker filorussi.

Il collettivo Anonymous ha dunque preso una posizione netta, o meglio l'ha rinforzata dal momento che già da tempo è attiva su questo teatro di scontro. Resta solo da augurarsi che da tutto questo non scaturiscano ulteriori vittime innocenti, infatti molto spesso il bersaglio prediletto da parte degli hacker è rappresentato da ospedali e strutture sanitarie, specialmente in ambito ransomware, in cui si sono riscontrate, appunto, vittime che sono decedute a causa dell'impossibilità di ricevere cure adeguate dopo il blocco dei sistemi sanitari.