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a cura di Dario D'Elia

Steve Jobs, CEO di Apple, sta diventando un problema per la stampa specializzata statunitense. Ogni volta che fa unâÂ?Â?affermazione dal suo âÂ?Â?pulpitoâÂ?, durante un evento o una conferenza, tutti nel parterre si scambiano unâÂ?Â?occhiata dubbiosa. GiÃ? , perchÃ?© lâÂ?Â?astuto Jobs sembra avere difficoltÃ?  nel mantenere le promesse. Qualche anno fa, cercando di tracciare i lineamenti della nuova generazione iMac, si era soffermato sui concetti di flessibilitÃ?  hardware, semplicitÃ?  di utilizzo e âÂ?Â?leggerezzaâÂ?: un poâÂ?Â? come se il suo testo fosse stato redatto da un copywriter che cura la campagna pubblicitaria televisiva. In veritÃ? , lâÂ?Â?ultima generazione iMac sembra essere piuttosto lontana da questa paradisiaca visione.

Steve Jobs, CEO di Apple

Allo stesso tempo chi puÃ?² dimenticare la chiamata alle armi contro Microsoft, quando Jobs assicurÃ?² che la Apple non avrebbe mai sviluppato applicazioni per Windows? iTunes attualmente Ã?¨ compatibile con Windows XP, e la battaglia, quindi, Ã?¨ solo una questione di marketing, non di scelte filosofiche.

A questo punto, quando hanno iniziato a circolare le prime indiscrezioni riguardanti un nuovo iPod con memoria Flash tutti gli operatori hanno ripensato, probabilmente, al gennaio scorso, quando Jobs presentÃ?² alla stampa lâÂ?Â?iPod Mini. Un goiellino, dotato di harddisk da 4 GB, che avrebbe dovuto competere con i player MP3 con tecnologia Flash, considerati meno performanti, tecnologicamente inferiori e piÃ?¹ costosi da produrre. Ebbene, a distanza di un anno, si annuncia lâÂ?Â?ennesima sconfessione: secondo AppleInsider, sito specializzato nel raccogliere indiscrezioni dal mondo della mela, lâÂ?Â?azienda di Cupertino avrebbe programmato per dicembre lâÂ?Â?inizio della fase produttiva per la nuova generazione di iPod âÂ?Â?FlashâÂ?. Prima del lancio, fissato per fine Gennaio, inizio Febbraio, il buon vecchio Jobs tesserÃ?  le lodi del nuovo prodotto durante il

>Macworld Expo 2005 di San Francisco

(10 âÂ?Â? 15 Gennaio). Una versione che probabilmente utilizzerÃ?  la stessa interfaccia degli altri modelli, ma nasconderÃ?  al suo interno il chipset SigmaTel, leader mondiale nel settore dei player musicali con memoria Flash, con quasi il 70% di share dellâÂ?Â?intero mercato.

I listini partiranno da meno di 200 dollari, con memorie comprese, probabilmente, fra i 256 MB e 1 GB. Insomma, Apple vuole tentare la scalata anche al mercato orientale, dominato dai brand locali. Considerando, infatti, le due tecnologie, lâÂ?Â?Ipod a livello mondiale detiene il 65% di share, uno smacco se si considera che nel solo comparto degli harddisk player raggiunge quota 92%.

In veritÃ? , la strategia di Apple Ã?¨ basata sulle previsioni riguardanti il mercato delle memorie Flash, che nel 2005 dovrebbero subire una contrazione nei costi di produzione sia per lâÂ?Â?avvento di nuove soluzioni tecnologiche, che per lâÂ?Â?apertura di nuove aziende.

A questo punto non resta che attendere la nuova campagna pubblicitaria che tenterÃ?  di far credere al pubblico che il nuovo iPod nasconde straordinarie ed innovative tecnologie, ovviamente âÂ?Â?vestiteâÂ? da un design allâÂ?Â?avanguardia. Quando in veritÃ? , al suo interno Ã?¨ ben celato un cuore che batte nella maggior parte dei prodotti in commercio. âÂ?Â?In questo momento ci sono migliaia di licenziamenti in corso nel mondo dellâÂ?Â?informatica, - affermava in unâÂ?Â?intervista Steve Jobs - societÃ?  di tutte le dimensioni tagliano i costi e riducono gli investimenti. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, puntiamo sullâÂ?Â?innovazione e non licenziamoâÂ?. Se Ã?¨ cosÃ?¬ Ã?¨ giustificato.