Apple Fusion Drive per velocizzare i vecchi Mac, si può fare

Una nuova analisi su Fusion Drive mostra che non si tratti di caching. OS X fonde disco magnetico e drive SSD, e poi decide automaticamente dove posizionare le informazioni in modo da avere sempre le massime prestazioni.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Fusion Drive è una tecnologia basata completamente sul software, e funziona anche sui vecchi Mac. Qualcuno forse già lo sospettava, ma oggi abbiamo una conferma grazie all'analisi di Jollyjinx, che ha collegato un SSD e un HDD generici al proprio Mac ottenendo lo stesso risultato di Apple.

È quindi confermato che la proposta di Apple non ha nulla a che vedere con la Intel Smart Response Technology (SRT), né si tratta di un'altra forma di caching. La conferma è importante perché, anche se per alcuni era lampante come stessero le cose, altri vedevano in Fusion Drive nient'altro che la RTS con un altro nome.

iMac fine 2012

Non è caching su SSD quindi, ma non è nemmeno una cosa del tutto nuova. Fusion Drive funziona più o meno come quei sistemi (desktop) che hanno tanto un SSD quanto un hard disk. La differenza è che il sistema operativo Apple usa i due drive logici come uno solo; tale comportamento è in teoria un'esclusiva dei nuovi iMac, ma è possibile metterlo in pratica anche con un hard disk collegato via USB, come in questo caso.

Una volta che i due drive sono "fusi" il sistema operativo decide autonomamente se mettere i dati sull'hard disk o sull'SSD, dando priorità a quelli che l'utente usa più frequentemente in un certo momento o periodo. Sull'SSD quindi ci saranno i video delle vacanze durante la fase di montaggio, che poi lasceranno posto alle ricerche scolastiche o ai documenti di lavoro.

Se OS X (10.8.x) "vede" un SSD nel drive unificato, allora si attiva la tecnologia Fusion Drive. L'effetto pratico per l'utente è che le prestazioni saranno sempre quelle di un SSD, entro i limiti di spazio offerti da quest'ultimo e se OS X ha tempo di spostare i dati. L'approccio è simile a quello di un desktop Windows con SSD e hard disk, anche se in quel caso è l'utente a decidere cosa mettere su SSD e cosa su hard disk.

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OS X invece fa tutto da solo, un comportamento che - probabilmente - vedremo anche in un prossimo aggiornamento di Windows 8, e in particolare di Storage Spaces. Windows 8 infatti è già in grado di fondere più drive in uno solo, quindi in teoria manca solo l'automazione per la gestione dei dati. Almeno per il momento è una funzione che in effetti migliora le prestazioni ed è disponibile solo sui sistemi Apple.

La buona notizia è che chi possiede un vecchio iMac con hard disk magnetico può accedere a Fusion Drive. Di fatto Jollyjinx ha dimostrato che è possibile sostituire l'hard disk con un SSD, e collegare poi il vecchio disco tramite USB per avere gli stessi vantaggi dei nuovi modelli. Se si riesce a sopravvivere con un antiestetico disco sempre collegato via USB, allora questa potrebbe essere una buona idea. La ricerca di Jollyjinx è divisa in parte 1 e parte 2.