Un'unica superficie interattiva

Il nuovo Apple Magic Mouse porti i gesti multi-touch sulla superficie del mouse.

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a cura di Roberto Buonanno

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Un'unica superficie interattiva

Il Magic Mouse è innanzi tutto un gioiello di design. Piccolo, compatto e robusto, non ha parti meccaniche in evidenza. Si tratta ovviamente di un prodotto senza fili, che si collega al computer tramite tecnologia Bluetooth. Il mouse si alimenta con due normali batterie stilo che offrono un'autonomia di quattro mesi circa. Le prime due sono fornite in dotazione, una volta scariche consigliamo di sostituirle con batterie ricaricabili per non inquinare e risparmiare. Sul lato inferiore ci sono il sensore ottico laser e l'interruttore di accensione e spegnimento.

Di fatto il lato superiore è dominato da un'unica superficie di color bianco laccato, decisamente in stile Mac. Come accade negli ultimi touchpad dei Macbook, un click in qualsiasi zona equivale a una pressione del tasto sinistro; impostando un'opzione dalle Impostazioni, cliccare l'angolo in alto a destra si emula il tasto destro.

La magia sta nel fatto che tutta la superficie immediatamente al di sotto delle dita è sensibile allo sfioramento, con effetti simili a quelli del touchpad dei Macbook, seppur con qualche minima differenza. Tenendo premuto il tasto Control e muovendo un dito in verticale, si esegue uno zoom dello schermo, esattamente come si fa anche con la rotella di un comune mouse.

Sfiorando con un solo dito la superficie, si eseguono scrolling in tutte le direzioni, non solo in verticale od orizzontale. Usando due dita, si passa da un documento all'altro o da un'anteprima a quella successiva o precedente, a seconda delle applicazioni.

La magia finisce qui, in effetti ci siamo un po' stupiti delle poche azioni disponibili per la versatile superficie del Magic Mouse.