Apple Music, il nuovo servizio di streaming musicale presentato ieri durante il WWDC 2015, se sfonderà dovrà dire grazie a quel genio che ha immaginato l'abbonamento famiglia da 14,99 dollari (in Italia forse 14,99 euro). In pratica per quella cifra – apparentemente alta – 6 componenti famigliari potranno godere di questo servizio, che a guardarlo bene sempre aver preso il meglio di Spotify e Deezer.
Prima di tutto i tre capisaldi: l'offerta streaming da 30 milioni di brani, una stazione radio live internazionale che trasmetterà 24 ore su 24 e la community degli artisti Connect.
Apple Music mette a disposizione l'intero catalogo iTunes e lo rende fruibile in streaming - a partire dal 30 giugno in oltre 100 Paesi - su iPhone, iPad, iPod touch, Mac, PC, Apple TV e telefoni Android (in autunno). Si parla ovviamente di singole tracce audio, album e playlist.
"Apple ha incaricato gli esperti di musica più talentuosi al mondo di creare le playlist perfette in base alle preferenze degli utenti: più gli utenti ascoltano brani, più i curatori musicali sono accurati. La sezione 'For You' di Apple Music propone un mix fresco di album, nuove uscite e playlist, creato su misura per l'utente", si legge sulla nota ufficiale.
Previsto anche il supporto all'interfaccia vocale Siri. Basterà chiedere a Siri: "Riproduci i migliori brani del 1994", "Riproduci la canzone più bella dei Coldplay" o "Qual era il brano numero uno nel febbraio del 2011?".
L'offerta radio comprenderà Beats 1, la prima stazione radio live di Apple interamente dedicata alla musica e alla cultura musicale. Offrirà un'esperienza d'ascolto 24 ore su 24 e guidata dagli influenti DJ Zane Lowe a Los Angeles, Ebro Darden a New York e Julie Adenuga a Londra. Gli utenti di tutto il mondo potranno ascoltare la stessa fantastica programmazione. Sono previste ancheinterviste esclusive, ospiti e tutto il meglio del mondo della musica.
La funzione Apple Music Radio inoltre offrirà stazioni create da alcuni dei migliori DJ al mondo. Le nuove stazioni proporranno brani di generi che variano dal rock indipendente ai classici, dal folk al funk, tutti accuratamente selezionati da esperti. Con l'abbonamento, gli utenti potranno scegliere di saltare tutti i brani che vorranno, per ascoltare così un'altra canzone senza cambiare stazione.
Apple Music Connect diventerà il luogo di contatto con gli artisti di fama mondiale. Condivideranno testi, foto del backstage, video o persino brani inediti. Gli appassionati potranno commentare o mettere un Like ai contenuti pubblicati dall'artista e condividerli via Messaggi, Facebook, Twitter e email. E quando un utente aggiungerà un commento, l'artista potrà rispondergli direttamente.
Apple Music sarà disponibile dal 30 giugno e i primi tre mesi saranno completamente gratuiti. Dopodiché si potrà pagare 9,99 dollari al mese (utenza singola) oppure 14,99 dollari per il pacchetto famiglia (richiede l'opzione in famiglia attiva) da 6 utenze.
Dopo la conferenza, ieri, la stampa ha avuto modo di provare il servizio. L'interfaccia è parsa piuttosto intuitiva, e in puro stile iOS. Il player può anche essere ridotto e occupare solo una parte minima dello schermo. Confermata la possibilità della riproduzione offline e quindi di scaricare le tracce. Mentre per quanto riguarda la qualità e bitrate non si sa ancora nulla. Carina l'idea di offrire playlist e album compatibili con i propri gusti affidandole a specialisti invece che a un algoritmo (come fa Deezer).