Apple non abbandonerà l'x86, ARM non dà garanzie

Nei giorni scorsi, un'indiscrezione: Apple abbandonerà Intel per passare ad ARM nel giro di pochi anni. Un grande esperto di architetture replica: ecco perché è altamente improbabile.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple non abbraccerà l'architettura ARM per i propri computer, almeno nel breve periodo. Nel fine settimana sono circolate alcune indiscrezioni in merito al possibile tradimento della casa di Cupertino a Intel in tempi relativamente ridotti (MacBook e iMac con ARM, pronta la pugnalata a Intel), ma secondo l'esperto di architetture David Kanter di Real World Technologies ci sono diversi problemi che frenano una transizione di questo tipo.

Anche noi avevamo avanzato più di qualche dubbio sulla voce di corridoio, ma veniamo alle osservazioni di Kanter. Il primo punto riguarda le prestazioni, inferiori a quelle di una soluzione x86 di diverse lunghezze, e probabilmente inadeguate per giustificare un cambiamento di architettura per ridurre ulteriormente i consumi.

"Non c'è un'architettura ARM che è comparabile a Sandy Bridge o Bulldozer. Attualmente le soluzioni ARM in vendita lavorano a circa 1 GHz, una frequenza che le soluzioni x86 avevano nel 2000". Nonostante ARM abbia una roadmap densa di novità, con progetti come l'A15 in grado di arrivare fino a 2,5 GHz, "l'ecosistema ARM ha davvero poca esperienza con le architetture ad alte prestazioni e la gestione di una cache più complessa, grafica e controller di memoria. Sicuramente impareranno con il passare degli anni, ma non è una trasformazione che avviene dal giorno alla notte, è un processo più graduale. In breve, è possibile che ARM e i suoi partner recuperino il ritardo sull'x86 nei prossimi dieci anni, ma non nei prossimi 2-3 anni".

Il secondo punto riguarda Thunderbolt. Apple è stata la prima a dotare i propri computer fissi e portatili di una porta per lo scambio di dati ad altissima velocità (Intel ThunderBolt: audio, video e dati tutto in uno). Se dovesse "mollare" Intel per passare ad ARM, Apple potrebbe perdere la possibilità di usare Thunderbolt. "Sembra improbabile che Apple abbia stipulato un accordo del genere se stavano pianificando l'abbandono dell'x86 nel prossimo futuro".

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Il terzo punto si basa sul know-how di Apple e anche di ARM nel settore della progettazione di chip. La casa di Cupertino basa i system on chip di iPhone e iPad su un design standard, modificato leggermente.

Secondo Kanter "progettare un processore ad alte prestazioni non è semplice". AMD, IBM e Intel hanno team che lavorano da decenni nel settore e hanno l'esperienza necessaria. Nonostante Apple abbia assunto alcuni esperti - pensate alle acquisizioni di PA Semi e Intrinsity - la casa di Cupertino non possiede le conoscenze necessarie per lavorare su un progetto così complesso. La stessa cosa potrebbe valere per Nvidia, che ha annunciato lo sviluppo di Project Denver.