Apple ritorna al Mac. Steve Jobs cuor di Leone?

Apple ha convocato un evento stampa per la prossima settimana, etichettandolo con la frase "Ritorno al Mac". Probabilmente sarà presentata la nuova versione di Mac OS, ma è possibile anche qualche novità per i notebook.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple terrà un evento speciale dedicato ai Mac, il prossimo 20 ottobre. Gli inviti sono stati spediti ieri, e già in Rete spopolano previsioni e ipotesi sui possibili contenuti della kermesse. Tra le possibilità più quotate c'è la nuova versione di Mac OS - quasi certa - e l'aggiornamento della linea MacBook Pro e del Mac Book Air.

Back to the Mac, l'invito

L'evento è accompagnato dal sottotitolo "Back to the Mac" (Ritorno al Mac). L'immagine mostra una superficie di alluminio che lascia intravedere un leone e fa credere che il prossimo Mac OS potrebbe chiamarsi Lion. Non è detto, anzi è poco probabile che sarà presentato un sistema finito. D'altra parte Snow Leopard fu presentato ufficialmente ben un anno prima della sua pubblicazione ufficiale.

Possibili anche alcune novità per quanto riguarda l'hardware dei Mac. Due in particolare i modelli sotto i riflettori, il MacBook Air e il MacBook da 13 pollici. Per quanto riguarda il primo abbiamo un notebook che non viene rivisto ormai da molto tempo; per di più si è parlato diverse volte di un possibile modello da 11,6 pollici (MacBook Air da 11,6 pollici in arrivo entro l'anno? e MacBook Air da 11,6 e iPad da sette pollici. Forse), anche se crediamo che si tratti di una possibilità piuttosto remota.

Più probabile invece, almeno per i più ottimisti e speranzosi, che si rinfreschi il MacBook Pro da 13,3 pollici. Lo scorso aprile infatti questo modello è stato tenuto in disparte: mentre i modelli da 15 e 17 pollici ricevevano processori Intel di ultima generazione, per il più piccolo restava un Core 2 Duo, anche se miglioravano altri elementi (Apple aggiorna i MacBook Pro, ma non del tutto).

MacBook

La scelta di Apple fu probabilmente dovuta all'impossibilità di usare chipset Nvidia con i processori Core, perché Intel non riconosce la licenza. Date le dimensioni della scheda madre non è (o era?) possibile inserire una VGA dedicata, e quindi Apple preferì mantenere una vecchia CPU, piuttosto che creare un MBP che si affidasse alla sola grafica integrata Intel. Lo scorso aprile, infine, si vociferava di un possibile passaggio a CPU AMD: un'idea fantasiosa che riportiamo per dovere di cronaca, ma non ci scommetteremmo nemmeno il caffé delle nove. 

Anche gli altri MacBook Pro tuttavia potrebbero essere aggiornati, considerando la disponibilità di nuovi processori Intel e schede grafiche Nvidia di ultima generazione (GeForce 400M, DirectX11 per tutti sui notebook). Una scelta quasi obbligata, se l'azienda vuole davvero promuovere questi prodotti anche per chi ama giocare con il computer.

Intanto, proprio in questi giorni, le azioni Apple hanno superato per la prima volta la soglia dei 300 dollari, confermando una tendenza alla crescita che sembra destinata a durare a lungo.