APU AMD Trinity meno calde con la pasta termica migliore

Un test dimostra come la pasta termica interposta tra l'heatspreader e il die delle APU Trinity non sia molto efficiente. Con una pasta termica migliore le temperature in oveclock e sotto carico possono scendere fino a 15 gradi.

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a cura di Manolo De Agostini

Le APU AMD Trinity per PC desktop sono come i processori Intel Ivy Bridge nella dissipazione del calore: potrebbero comportarsi molto meglio, a patto di usare la pasta termica giusta. Il sito PC Watch, autore delle prime rilevazioni sulle CPU di Intel poi confermate con un articolo dedicato, ha rilevato che anche AMD usa una pasta termica di scarsa qualità tra il die e l'IHS dei propri processori con grafica integrata.

È quanto emerso da alcune prove effettuate con diverse paste termiche, sia a frequenza standard che in overclock. Specifichiamo che non stiamo parlando della pasta frapposta tra il "coperchio" del processore e il dissipatore, quella che mettete in sede di assemblaggio, bensì a quella che sta "sotto il coperchio". La rimozione dell'IHS è decisamente sconsigliata, nonché complicata, quindi sono le aziende a decidere quale soluzione usare.

La APU A10-5800K è stata provata in tre configurazioni di frequenza e con altrettante paste termiche: quella standard, la Freeze Extreme di OCZ e la Coollaboratory Liquid Pro. Come si può vedere nel grafico poco più sotto, i test con l'APU a frequenza standard mostrano temperature di due gradi inferiori in idle, che diventano dai sei ai nove sotto carico.

Aumentando la frequenze dell'APU, dapprima a 4.2 GHz e poi a 4.4 GHz, vi sono dei netti miglioramenti soprattutto sotto carico con le due paste termiche di terze parti. La Liquid Pro permette di ridurre la temperatura di 15 gradi a 4.4 GHz, non pochi.

Insomma, la soluzione adottata da AMD non è delle migliori ed è chiaramente un peccato per tutti i possessori di APU Trinity, ma a discolpa dell'azienda vi sono alcuni dati di fatto che non si possono ignorare.

Anzitutto bisogna dire che salvo alcuni modelli "K", le APU non sono dedicate a un pubblico di appassionati e overclocker, per cui la questione della pasta termica non è poi così importante come potrebbe apparire dai numeri.

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Inoltre c'è un altro punto da tenere in considerazione, cioè il fatto che stiamo parlando di soluzioni che arrivano a costare non più di 150 euro. Su quella cifra AMD deve cercare di ricavare più margine possibile e nell'ottica di una produzione di massa anche la pasta termica, all'apparenza un fattore di poco conto, ha il proprio peso.

Chi vuole overcloccare deve quindi puntare sulle soluzioni AMD FX, che hanno l'IHS saldato. Le numerose notizie sui tanti record di overclock raggiunti da queste CPU testimoniano le intenzioni della casa di Sunnyvale, anche se non mancano comunque appassionati che hanno raggiunto risultati ragguardevoli proprio con le APU Trinity, ma sotto azoto liquido.