Archiviazione business, il futuro si chiama SSD

I drive basati su memoria flash, gli SSD, sono in grado di offrire prestazioni eccezionali, irraggiungibili per qualsiasi HDD meccanico. Offrono benefici evidenti, con consumi in continua diminuzione. A fronte di prezzi stratosferici, i dischi SSD possono essere la risposta ai problemi d'archiviazione, in quelle situazioni dove le prestazioni contano più di tutto.

Avatar di Patrick Schmid

a cura di Patrick Schmid

Introduzione

Abbiamo parlato molto di Solid State drive basati su celle di memoria flash, comunemente conosciuti come SSD. L'ultima generazione di questi prodotti fornisce un throughput eccellente e prestazioni di I/O stellari, grazie a tempi di accesso quasi inesistenti. Questa caratteristica permette di ottenere benefici, in prestazioni, più che evidenti, e trasforma questi prodotti in un perfetto rimpiazzo per gli hard disk di classe enterprise. Il potenziale risparmio energetico promesso da molti produttori di SSD, inoltre, fa ben sperare per un futuro nella giusta direzione.

Prestazioni I/O, hard disk battuti su ogni fronte

Abbiamo deciso di mettere le mani su uno dei più veloci SSD finora testati, il MemoRight SSD MR25.-032S. Questo prodotto distanzia nettamente le soluzioni tradizionali, perché offre una velocità di trasferimento superiore con un tempo di accesso estremamente ridotto. Di conseguenza, può raggiungere prestazioni I/O dalle 3 alle 10 volte maggiori rispetto agli hard disk più performanti. Questo vantaggio, combinato al risparmio energetico, ha spinto un'azienda come Google a passare alle soluzioni SSD.

Alle armi! Hard disk da 3.5" 15,000 RPM e 2.5" 10,000 RPM con gli SSD

Abbiamo ricevuto otto SSD MemoRight da 64 GB, otto dischi Savvio 10K.2 SAS da 2.5", e altrettanti Cheetah 15K.5 3.5" da Seagate. Il Savvio 10K.2 lavora a 10,000 RPM mentre il Cheetah 15K.5 a 15,000 RPM.