ArchLinux, la popolare distribuzione Linux che ha fatto del minimalismo la sua "Killer Feature" nel corso degli anni si è parzialmente distaccata dalle sue origini e dall'approccio legato al mondo Unix "fai una cosa e falla bene", aprendosi ad esempio a Systemd come init system (in ambiente Linux "Init" è il primo programma che viene avviato e si occupa di avviare tutto il resto del sistema), in luogo a Sysvinit.
L'ultima novità che gli sviluppatori di ArchLinux hanno scelto di adottare è quella di fornire pacchetti con i simboli di debug inclusi. Se da un lato questo renderà i pacchetti più grandi e pesanti, dall'altro permetterà agli utenti di effettuare il debug più facilmente e senza la necessità di usare ABS (Arch Building System, altro componente derivato strettamente dal mondo BSD Unix di ArchLinux) per compilarsi da zero software e dipendenze con le opzioni di debug attive.
L'annuncio è di mercoledì e la distribuzione dei nuovi pacchetti è già partita. Nonostante questo, non tutto il software presente nei repository della distribuzione è già compatibile, lo diventerà gradualmente in concomitanza del rilascio di nuove versioni dei singoli pacchetti.
I nuovi pacchetti debug saranno compatibili con il tool Debuginfod, che sta guadagnando rapidamente consensi nel mondo delle distribuzioni Linux. Grazie a Debuginfod gli utenti potranno effettuare il debug dei programmi senza necessità di altri strumenti, inoltre i log potranno essere raccolti in forma anonima e con raccolta dati trasparente da dei server remoti, così che sviluppatori e utenti possano analizzarli tramite una comoda dashboard.
Per i più curiosi, è importante sapere che le prime discussioni in merito all'introduzione di questa feature sono state intavolate quasi 10 anni fa e sono ancora leggibili a questa pagina. Se da un lato i nuovi pacchetti richiederanno più tempo per essere scaricati e più spazio su disco per essere installati, è lecito aspettarsi che i benefici derivanti dalla possibilità di avere un debug centralizzato giustifichino ampiamente il costo.
Se volete approfondire il funzionamento di Debuginfod e avere ulteriori informazioni in merito ai nuovi pacchetti debug, potete consultare la mailing list ufficiale.