ARM alla conquista dei PC? Una gaffe colossale

L'amministratore delegato di ARM ha dichiarato ieri che entro il 2015 la sua azienda avrà il 40 percento delle quote del mercato notebook, dopo aver detto, la scorsa settimana, che avrebbe raggiunto il 50 percento per la stessa data. Non si sa quale sia la verità, ma c'è il sospetto che le stime di ARM siano una mera azione di marketing.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Tudor Brown amministratore delegato di ARM, in un'intervista con il sito Digitimes ha dichiarato che ARM si aggiudicherà il 40% delle quote del mercato dei notebook a livello mondiale entro il 2015. A quanto pare è bastata una settimana per fare perdere ad ARM un potenziale 10 percento di quote di mercato globali, senza bisogno che nulla di particolare accadesse.

Tudor Brown, amministratore delegato di ARM

È ovviamente una battuta, ma fa sorridere come alcune gaffe che si lasciano scappare ogni tanto i pezzi grossi dell'IT facciano in realtà capire quanto sia affidabile quello che ci raccontano. Già, perché il 31 maggio, forse inebriato dall'atmosfera del Computex, lo sbadato Tudor Brown aveva fatto una dichiarazione del tutto analoga, in cui però stimava che la quota di ARM nel 2015 sarebbe stata del 50 percento (ARM nel 50 percento dei notebook entro il 2015).

Non è da escludere che il rinomato quotidiano taiwanese abbia commesso un errore di trascrizione, ma a questo punto è lecito chiedersi quale sia la versione vera fra le due. Anzi, viene il dubbio che entrambi i valori non siano frutto di calcoli complessi su numeri supersegreti di cui solo l'amministratore delegato di ARM può essere in possesso, ma che siano una banale espressione di marketing aggressivo.

ARM

Ammesso e non concesso che le proiezioni di market share di ARM non siano state inventate di sana pianta, a questo punto è lecito chiedersi in funzione di cosa siano stati fatti i calcoli. Accaparrarsi il 50 percento del mercato dei notebook, considerato che AMD aveva una quota del 18,9 percento nel primo trimestre del 2011 (CPU: il pericolo per Intel si chiama ARM, non AMD), significherebbe che ARM sarebbe convinta di portare via a Intel più della metà del suo 80,8 percento di market share.

Di opzioni illecite per centrare l'obiettivo se ne possono pensare a centinaia, compresa la pozione magica per addormentare il management di Intel da oggi al 2015, ma di quelle lecite ce ne vengono francamente in mente poche. Secondo quanto detto da Brown sia la scorsa settimana sia ieri, ad ARM basteranno l'alleanza con Microsoft (che peraltro Intel ha da anni), l'efficienza energetica dei suoi prodotti rispetto a quelli di Intel e la spinta del successo dei tablet: basteranno?