ARM ha presentato l'architettura multi-core Cortex A15 (Eagle), in grado di lavorare fino a una frequenza 2,5 GHz in configurazione quad-core - ma saranno possibili anche soluzioni a 8/16 core a seconda dell'ambito in cui verranno implementati i chip. Secondo l'azienda il nuovo system on chip è cinque volte più potente di un dual-core Cortex A8 a 1 GHz. Al centro dei questa architettura c'è Amba 4, bus integrato nel chip che permette a cluster di quattro core di comunicare tra loro.
L'architettura integrerà diversi miglioramenti nell'ambito della virtualizzazione e nella gestione della memoria. I possessori di smartphone potranno così passare, se lo vorranno, tra due ambienti operativi, uno casalingo e uno lavorativo. Per quanto concerne la memoria l'architettura supporta fino a 1 terabyte di memoria fisica contro i 4 GB attuali.
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Il nuovo chip sarà pienamente compatibile con Android, Flash Player, Java Platform Standard Edition (Java SE), JavaFX, Linux, Windows Embedded Compact 7, Symbian e Ubuntu.
La versione per smartphone di Eagle dovrebbe lavorare tra 1 e 1,5 GHz in configurazione dual-core, mentre quella per gli home server tra 1,5 e 2,5 GHz in versione quad-core. La differenza è chiaramente dovuta ai limiti di consumo imposti dagli smartphone. ARM a tal proposito non ha comunicato dati. Alcuni dirigenti si sono limitati a dire che A15 avrà "un'impronta energetica comparabile a quella degli attuali design".
Cortex A15 è la vera architettura ARM che punta a entrare nei server, come quelli per la stampa o quelli casalinghi. Tuttavia ha un punto negativo: si tratta di un'architettura a 32 bit e non a 64 bit. I primi chip ARM Cortex A15 sono attesi tra il 2012 e il 2013, prodotti da Texas Instruments, Samsung e ST Ericsson. I chip saranno realizzati con i processi a 32 o 28 nanometri.