ARM fa CPU per smartphone con la sicurezza integrata

ARM ha costituito una joint venture con Gemalto e Giesecke & Devrient per lo sviluppo di una soluzione integrata di sicurezza che renda più sicuri i prodotti mobili durante transazioni online, applicazioni di mobile banking, e-commerce e servizi premium. L'intenzione è quella di stabilire uno standard internazionale di sicurezza.

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a cura di Elena Re Garbagnati

ARM ha siglato un accordo con Gemalto e con l'azienda tedesca Giesecke & Devrient, con cui ha costituito una joint venture che le consentirà di integrare nei suoi chip un sistema di sicurezza per i dispositivi mobili. Oltre a difendere dai malware in crescente aumento, questo sistema dovrebbe garantire maggiore sicurezza anche nelle transazioni online.

I tre partner si concentreranno sul miglioramento della sicurezza dei dispositivi mobile mediante lo sviluppo di un ambiente Trusted Execution (TEE) sulla base della consolidata tecnologia di sicurezza ARM TrustZone già presente nella gamma di chip Cortex A-Series. La parte software, unita a un supporto hardware avanzato, dovrebbe consentire la realizzazione di un ambiente sicuro con interfacce software standard del settore, come quelle di GlobalPlatform.

ARM progetterà chip più sicuri per dispositivi mobile, Smart-TV e console di gioco

Warren East, CEO di ARM, ha spiegato che "l'integrazione di hardware, software e dei servizi necessari per l'intero sistema di sicurezza è stata lenta, ma questa nuova joint venture accelererà l'adozione di uno standard di sicurezza comune, consentendo la nascita di un ecosistema ricco di fornitori e di servizi sicuri. È un passo significativo per il miglioramento della fiducia dei consumatori nelle transazioni sicure sui dispositivi collegati."

I dispositivi TEE dovrebbero consentire la fabbricazione di prodotti più sicuri non solo per navigare in Internet, ma anche per accedere a un numero crescente di applicazioni e di servizi come il pagamento mobile, la produttività aziendale e le applicazioni di mobile banking, così come il commercio on-line e i servizi di contenuti premium, come ha spiegato Ben Cade, CEO della joint venture.

Se tutto dovesse andare secondo i piani si prospettano quindi novità interessanti soprattutto per Android, da tempo additato come sistema particolarmente vulnerabile agli attacchi di virus e malware, e spesso reputato inadatto all'inserimento in ambito aziendale per gli stessi motivi. I chip ARM non sono comunque un'esclusiva Android, quindi l'iniziativa dell'azienda inglese coinvolgerebbe gli iPhone di Apple e centinaia di altri prodotti, comprese Smart-TV, console da gioco (PS Vita e Nintendo DS) e, perché no, i presunti ultrabook con ARM che potrebbero esordire quest'anno.

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Gemalto (che è per valore il più grande produttore mondiale dei chip usati per le SIM o le carte di credito) e Giesecke & Devrient (specializzato nella progettazione di chip NFC per i pagamenti contactless) sono in grado di offrire soluzioni di sicurezza ai governi e al settore finanziario e metteranno le loro competenze a disposizione di ARM per il suo progetto. Le tecnologie sviluppate dalla joint venture saranno basate infatti sulle soluzioni consolidate delle aziende fondatrici, e contribuiranno a costituire il patrimonio della nuova azienda, a cui saranno automaticamente devoluti i brevetti, il software, il denaro ricavato e i beni strumentali. 

L'idea non è nuova: se ricordate lo scorso anno Intel aveva acquisito McAfee in vista dell'integrazione della tecnologia DeepSAFE, annunciata in occasione del Developer Forum dello scorso anno. La prospettiva dell'ingresso di Intel nel settore mobile, con Medfield, è stato probabilmente il propulsore per la costituzione della nuova joint venture, che serve di fatto ad ARM per proteggere la sua posizione dominante nei dispositivi mobili contro il più grande produttore mondiale di chip.