ARM parte dai netbook per scalzare Intel dai computer

I primi computer con processori ARM sono netbook ultra economici di basse prestazioni, ma presto ci saranno modelli più potenti in grado di impensierire Intel. Intanto si può avere un modello da 10 pollici per circa cento dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

ARM sta iniziando a mettere in pratica il proposito di conquistare il mercato PC spezzando il dominio di Intel. L'amministratore delegato Tudor Brown aveva già detto più di un anno fa che entro il 2015 ARM avrebbe conquistato il 50 percento delle quote di mercato nell'equipaggiamento dei PC portatili. Oggi iniziano ad essere in circolazione i primi portatili con i chip dell'azienda inglese.

Il Netbook H6

La scalata parte dal basso, con netbook come l'H6 che a fronte di prestazioni limitate hanno per lo meno il vantaggio di costare molto poco: si parla di quotazioni comprese fra 100 e 140 dollari. Sicuramente non è quello che si aspettavano gli utenti, ma quello che intende fare ARM almeno in questa fase iniziale è capire qual è la risposta al suo progetto a lungo termine.

Il Netbook H6 è un prodotto equipaggiato con SoC Allwinner A10 con CPU a 1 GHz basata sull'architettura ARM Cortex A8 e GPU Mali 400. Una dotazione tipica da smartphone e tablet che si trova su molti dei prodotti in circolazione. Sappiamo che ARM è in attesa di terminare lo sviluppo dei chip a 64 bit per fare un lavoro ben fatto in ambito PC, quindi è evidente che quello del Netbook A6 è solo un primo esperimento. Probabilmente a fine anno, quando saranno pronti i Cortex A15 quad-core con frequenze fino a 2,5 GHz arriveranno prodotti ben più interessanti.

In ogni caso per oggi il protagonista della scena è il Netbook H6, con display da 10,1 pollici a 1024 x 600 punti, peso di 807 grammi e misure di 278 x 188 x 25 millimetri. La configurazione prevede 1 GB di memoria che con tutta probabilità non è espandibile, 4 GB di spazio di archiviazione espandibile fino a 32 GB tramite schede microSD.

Il Cortex A15 quad-core consentirà di fabbricare prodotti più potenti

Insomma è una sorta di smartphone gigante con il più classico dei sistemi operativi: Android 4.0 Ice Cream Sandwich. Probabilmente, come sul Raspberry Pi e affini, si potrà installare anche qualche distro Linux, ma siamo ben coscienti del fatto che fino a quando non arriveranno proposte con Windows non ci sarà un impatto importante sulle masse.

La connettività è un misto fra quella PC e quella smartphone: ci sono la presa per le reti cablate, Wi-Fi b/g/n e 3G tramite un modulo esterno opzionale. Non mancano poi tre connettori USB 2.0, la presa jack per le cuffie, una sola webcam frontale da 0,3 megapixel e il sensore di gravità.

L'autonomia non si preannuncia certo da record: con la batteria da 2800 mAh sarebbe già un lusso arrivare a 3 ore.