Arm Holdings ha acquisito una quota minoritaria nel mercato dei computer a scheda singola Raspberry Pi, consolidando una partnership avviata nel lontano 2008, quattro anni prima del debutto del primo Raspberry Pi.
Questa mossa riflette l'obiettivo comune di entrambe le aziende di rendere l'informatica accessibile a tutti e abbattere le barriere all'innovazione, consentendo a chiunque di apprendere e sviluppare nuove soluzioni IoT.
Mentre i termini finanziari dell'investimento, e la dimensione esatta della quota acquisita da Arm, non sono stati resi noti, questa operazione segue un precedente investimento da parte di Sony Semiconductor Solutions, che aveva valutato Raspberry Pi per 500 milioni di dollari.
Raspberry Pi ha dovuto affrontare sfide dovute alla carenza globale di chip durante la pandemia, ma si sta riprendendo. Recentemente, hanno aperto i preordini per il Raspberry Pi 5, che promette significativi miglioramenti delle prestazioni rispetto al modello precedente.
Il Pi 5 è equipaggiato con un processore ARM Cortex-A76 quad-core da 2,4 GHz a 64 bit e una GPU VideoCore VII che offre prestazioni GPU notevolmente migliorate.
Un punto di forza del Raspberry Pi 5 è la possibilità di gestire due display 4K 60 contemporaneamente, oltre a supportare il Wi-Fi dual-band 802.11ac e il Bluetooth 5.0. Il prezzo inizia da $60 per il modello con 4 GB di RAM, anche se è difficile trovarne in stock al momento.
Arm e Raspberry Pi stanno lavorando insieme per rendere l'informatica più accessibile, fornendo una base tecnologica di alta qualità per i prodotti attuali e futuri.
Arm sembra impegnata a sostenere questa missione di democratizzazione dell'informatica e a garantire un futuro promettente per Raspberry Pi e le soluzioni IoT.