Arriva lo scanner 3D per copiare giocattoli e pezzi di Lego

Makerbot è al lavoro sul Digitizer 3D Desktop Scanner, uno scanner che crea un progetto CAD da un oggetto reale, e ne rende possibile la duplicazione tramite la stampa 3D.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

MakerBot ha annunciato di aver realizzato il Digitizer 3D Desktop Scanner, uno scanner 3D capace di analizzare oggetti e produrne una versione digitale, da usare poi per stamparne altri identici usando una stampante 3D. L'azienda, che già produce la famosa Replicator, rende così più completa la propria offerta che ci mette tutti in grado di produrci in casa praticamente qualsiasi cosa.

Lo scanner usa laser e videocamere per creare un modello CAD 3D dell'oggetto che esamina, e successivamente i dati si possono inviare alla stampante per la produzione della copia. Esattamente ciò che molti di noi fanno ogni giorno con documenti di ogni tipo - con la rilevante differenza che si potrà fare con giocattoli, posate e stoviglie, soprammobili, gioielli; praticamente ogni cosa.

Scansione in 3D

Il Digitizer 3D Desktop Scanner tuttavia è ancora un prototipo, e non è chiaro quanto tempo passerà prima che diventi un prodotto commerciale come la Replicator. Bre Pettis, AD di Markerbot, ne ha comunque dato l'annuncio con entusiasmo: "la creazione di un prodotto che rende la stampa 3D ancora più facile è un'evoluzione naturale per noi. Con il Digitizer 3D Desktop Scanner, ora tutti potranno scannerizzare oggetti reali, digitalizzarli e stamparli in 3D, anche con un'esperienza di design nulla o quasi", ha infatti commentato, aggiungendo poi che grazie a questa tecnologia "se qualcosa si rompe, si può stampare di nuovo".

E di certo l'azienda è molto seria su questo argomento: già oggi chiunque può comprarsi una Replicator per meno di 2000 euro (tre i modelli attualmente sul mercato), direttamente dal sito dell'azienda o tramite uno dei rivenditori autorizzati. C'è poi da considerare i materiali di consumo, i costosi filamenti di plastica, ma esistono robot per riciclare quella che già si ha in casa e risparmiare.

Qualsiasi sia la strada scelta, con 2500-3000 euro d'investimento iniziale si può cominciare a produrre piccoli oggetti stampanti in 3D, dai giocattoli ai robot: ci vogliono solo fantasia e buona volontà, mentre le competenze avanzate sono necessarie solo per i progetti più complessi.

Sono già moltissimi quelli che hanno abbracciato la rivoluzione della stampa 3D, e che hanno reso MakerBot una società milionaria, e a ragione veduta Barck Obama ha citato questa tecnologia come uno dei volani che spingeranno l'economia nei prossimi anni.

Replicator 2X

Un volano che con il Digitizer 3D Desktop Scanner diventerà ancora più potente, e che di certo farà infuocare il dibattito: di certo ci sarà chi penserà bene di farsi in casa i (costosi) pezzi del Lego, o altri costosi giocattoli. E una volta creati, i progetti cominceranno a circolare, inizialmente solo tra pochi appassionati e poi presso un pubblico sempre più vasto.

Sono molte le aziende che potrebbero soffrire con la diffusione della stampa 3D tra le masse, e non mancheranno richieste affinché questa tecnologia sia messa al bando. Chissà se vedremo le stesse vicende legali che hanno riguardato la musica e i film, se i circuiti P2P si riempiranno di progetti CAD – i giudici saranno chiamati in causa?

E se si intensificherà di nuovo il dibattito sul diritto di autore e sulla proprietà intellettuale, automaticamente s'inasprirà la dicotomia tra protezione del copyright e libera circolazione delle idee: perché se è doveroso proteggere le idee di qualcuno, lo è anche (di più) difendere il diritto dei cittadini a scambiarsi informazioni e a comunicare.

Fare tutto con equilibrio è difficile, e lo sarà ancora di più con la stampa 3D, visto che quando si parlerà di regole uno dei cardini sarà certamente la produzione domestica di armi da fuoco.