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a cura di Manolo De Agostini

Due mesi fa, prima che Intel annunciasse ufficialmente la gamma Optane SSD 905P e poi mostrasse nelle scorse ore una versione in formato M.2, ASRock anticipò i tempi pubblicando online l'immagine di una scheda madre in cui capeggiava un slot M.2 con la dicitura Optane SSD 905P.

ASRock sapeva dunque da tempo cosa sarebbe successo, quindi non stupisce che al Computex 2018 abbia mostrato una Fatal1ty X299 Professional Gaming i9 XE con processore Extreme Edition a 18 core in grado di gestire (tramite la tecnologia Intel VROC e una scheda in cui inserire quattro SSD M.2) un RAID 0 formato da quattro 905P da 380 GB.

optane 905p m2 asrock 01

Il sistema è stato in grado di macinare 10.000 MB di dati sequenziali in un secondo, valore che rappresenta un miglioramento di quattro volte rispetto a un singolo Optane SSD 900P da 480 GB. L'unità ha dimostrato di scalare bene in RAID 0 con questo carico di lavoro, anche se purtroppo bisogna rinunciare alle prestazioni casuali a basse QD.

La soluzione di ASRock è stata quella di usare un Optane 900P da 480 GB come unità di avvio del sistema e poi avvalersi delle unità in configurazione VROC per pesanti carichi sequenziali come un editing video intenso. Intel non ha ancora annunciato quando vedremo gli SSD 905P M.2 nei negozi, ma ce li aspettiamo prima della fine dell'anno.

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Da una parte un 900P, dall'altra il RAID 0 di 905P - clicca per ingrandire

Usare una singola unità o un insieme basato su diverse unità è il modo migliore di accelerare qualsiasi carico di lavoro complesso, ma ci sono dei vantaggi nell'adottare Optane per specifiche operazioni. La speranza è che Intel migliori VROC in modo che in futuro possa dare il meglio in più scenari. Questa tecnologia consente di superare i limiti del PCH (chipset) inviando i dati direttamente alla CPU.