Asus RoG Zephyrus Max-Q, potenza bestiale in 1,7 centimetri

L'annuncio e la prova completa dell'Asus RoG Zephyrus Max-Q, il primo notebook gaming con spessore di 1,7 centimetri a offrire una GPU Nvidia GeForce GTX 1080.

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a cura di Elena Re Garbagnati

E' disponibile in Italia a un prezzo ufficiale di 3.299 euro l'Asus RoG Zephyrus Max-Q, un notebook gaming potente e sottile che guadagna anche la tecnologia Max-Q di Nvidia, l'approccio al design delle GPU per i portatili gaming che consente appunto di sposare alte prestazioni e spessori contenuti.

Presentato in occasione del Computex 2017, Asus ne ha annunciato la disponibilità in Italia a fine agosto con una sola configurazione, che prevede CPU Core i7-7700HQ, 16 GB di RAM, schermo da 15,6 pollici 1080p a 120 Hz e supporto Nvidia G-Sync. L'archiviazione dati è affidata a un SSD da 512 GB.

Se siete interessati leggete la prova completa pubblicata dalla nostra collega di LaptopMag Sherri L. Smith, che ha assegnato 4 stelle a questo prodotto, che ha dato ottime soddisfazioni in tutti i test tranne che nell'autonomia.

Asus RoG Zephyrus Max-Q

 

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CONTRO: L'autonomia non è granché; l'audio delude.

VERDETTO: L'Asus RoG Zephyrus offre la potente GPU Nvidia GeForce GTX 1080 in uno chassis sottile e leggero che potete portare agevolmente ovunque.

Asus coglie al volo le novità e sforna a tempo di record il RoG Zephyrus, uno dei primi notebook gaming basato su Max-Q di Nvidia, che colma ottimamente il divario tra potenza e portabilità: in uno chassis spesso 1,7 centimetri alloggia infatti una Nvidia GeForce GTX 1080. L'effetto collaterale è l'autonomia bassa, ma considerato che si gioca per lo più collegati alla presa di corrente non si può considerare questo dato un passo falso o un aspetto totalmente negativo.

Usabilità, tastiera e touchpad

Lo Zephyrus si presenta con un coperchio in alluminio spazzolato a incrocio diagonale, che conferisce un affascinante colpo d'occhio. Alzando il coperchio si nota l'assenza del poggiapolsi, con la tastiera decentrata verso il basso e un'ampia fascia libera nella parte superiore. Una soluzione che non è inedita, dato che l'hanno presentata in passato sia l'MSI Titan GT83VR SLI sia l'Acer Predator 21 X, per fare degli esempi. Il touchpad è quindi ricollocato alla destra della tastiera.

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Il motivo dello spazio "vuoto" nella parte della base è sempre lo stesso: lì sotto alloggia la maggior parte dei componenti: CPU, GPU e SSD. Per aiutare la dissipazione la copertura è costituita da un pannello in alluminio nero forato della cui utilità vi parleremo più avanti.

Rispetto ai modelli gaming citati sopra l'Asus Zephyrus è il più compatto: misura 37,8 x 26,1 x 1,7 centimetri, abbastanza per aggiudicarsi il premio di notebook gaming con GTX 1080 più sottile di sempre (per il momento). Infatti è molto più piccolo, più leggero e più sottile rispetto ai sostituti del desktop che hanno la stessa dotazione, come per esempio il Razer Blade Pro, che pesa 3,5 chili e misura 42,4 x 27,9 x 2,2 cm, l'Acer Predator 17X (42,4 x 32,2 x 4,5 cm) e l'Alienware 17 (42,4 x 33,2 x 4,5 cm) che pesano rispettivamente 4,4 e 4,3 chili.

La digitazione non è particolarmente confortevole data la mancanza del poggiapolsi. I tasti sono un po' gommosi e hanno una corsa di soli 1,3 mm (l'ideale sarebbe un valore compreso fra 1,5 e 2 mm), in compenso richiedono una forza di attuazione di 71 grammi che alla fine consente comunque una digitazione spedita.

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Uno degli aspetti che i giocatori apprezzeranno di più è la personalizzazione della tastiera, e in particolare della retroilluminazione, tramite l'utility Aura Core nel RoG Gaming Center. Si può scegliere fra 16,8 milioni di colori e tre effetti, ma non si possono personalizzare i tasti uno per uno: la tastiera al massimo è divisa per zone. Inoltre non c'è modo di registrare macro, che per alcuni giocatori sarà piuttosto fastidioso.

Il touchpad ha una superficie sensibile che misura 5,8 x 7,6 cm e si può trasformare all'occorrenza nel tastierino numerico: per passare da una modalità all'altra è sufficiente premere il pulsante apposito. Come touchpad è confortevole da usare e permette di tracciare le gesture multitouch con agio.

Schermo

Lo Zephyrus ha in dotazione uno schermo da 15,6 pollici a 1920 x 1080 pixel capace di riprodurre il 114 percento del gamut volume sRGB. Un valore superiore alla media della categoria, che è del 95 percento, e l'Alienware 17, ma non abbastanza per sverniciare il Razer Blade Pro e il Predator 17 X, rispettivamente con il 185 e il 182 percento.

 

Il margine di errore è eccellente con un Delta-E di 0.2 (0 è l'ottimo), contro una media di 2.7, un punteggio di 2.3 del Razer Blade Pro e uno 0.5 dell'Alienware 17. Solo il Predator 17 ha fatto meglio con 0.18. L'unico dato non eccezionale è quello relativo alla luminosità: 276 candele, al di sotto dell'Alienware 17, del Predator 17 X e del Razer Blade Pro, tutti al di sopra di 300 candele.

Da segnalare che lo Zephyrus ha anche a bordo la tecnologia G-Sync di Nvidia, con una frequenza di aggiornamento fino a 120 Hertz. Quando è abilitata sincronizza la frequenza di aggiornamento dello schermo con quella della scheda grafica eliminando lag e visualizzando immagini fluide e omogene.

Prestazioni generali

Qualsiasi cosa dobbiate fare, dalla creazione di documenti durante uno streaming Twitch, a navigare con una ventina di schede aperte in Chrome, lo Zephyrus è un computer scattante grazie alla CPU Core i7-7700HQ a 2,8 GHz, che nel modello di prova è affiancata da 24 GB di RAM (ricordiamo che il modello in vendita in italia ne ha in origine 16 GB).

Con il benchmark sintetico Geekbench 4 lo Zephyrus ha totalizzato 13.391 punti, superando la media della categoria che è di 10.707 punti e il Blade Pro, che ha raggiunto 11.702 punti. Sono stati più veloci il Predator 17 X e l'Alienware 17, entrambi con CPU overcloccabile Core i7-7820HK a 2.9 GHz, che hanno totalizzato rispettivamente 15.008 e 14.472 punti.

 

 

Ottima anche la velocità del supporto di archiviazione SSD PCIe M.2 da 512 GB. La duplicazione di 4,97 GB di file multimediali misti è stata completata in 10 secondi, equivalente a una velocità di trasferimento di 508,9 megabyte al secondo. L'Alienware 17 (con SSD da 512 GB e disco fisso da 1 TB a 7.200 RPM) e il Blade Pro (con due SSD PCIe da 256 GB) si sono fermati rispettivamente a 282 e 391,5 MBps. Nessuno è riuscito a tenere il passo della coppia di SSD da 256 GB del Predator 17 X, che ha raggiunto 1.272,3 MBps.

 

Prestazioni grafiche

La più grande differenza tra una GPU Max-Q e una tradizionale Nvidia Pascal è l'efficienza. Mentre le GPU della serie 10 come la GTX 1080 spremono ogni bit possibile di prestazioni - alla faccia dei problemi di riscaldamento - i notebook con Max-Q abbassano la velocità di clock (diminuendo i consumi della GPU e producendo quindi meno calore).

A questo punto è interessante capire come esce Max-Q da un confronto con una GPU tradizionale. La risposta alla luce dei nostri test è "abbastanza bene". Abbiamo giocato a The Witcher 3 con una media di 63 fotogrammi al secondo con impostazioni alte. Con Rise of the Tomb Raider a 1080p con dettagli molto alti lo Zephyrus ha sfornato 58 FPS, superando la media della categoria che è di 35 FPS, e i 40 FPS dell'Alienware 17 con GeForce GTX 1080. Non è riuscito tuttavia a dare la polvere a Razer Blade Pro (65 FPS) e al Predator 17 X (66 FPS) sempre con GPU GTX 1080.

 

Con Hitman lo Zephyrus ha totalizzato 68 FPS, meglio dei 60 FPS del Predator 17 X. Il Blade Pro e l'Alienware avevano frame rate significativamente più elevati, rispettivamente di 103 e 87 FPS.

Con Grand Theft Auto V lo Zephyrus ha raggiunto 78 FPS, superando la media di 48 FPS e il Blade Pro (65 FPS), ma anche qui sono rimasti davanti il Predator 17 X e l'Alienware 17 con 83 e 82 FPS. Chiudiamo con Metro: Last Light, in cui il notebook in prova ha totalizzato 74 FPS contro una media della categoria di 46 FPS. L'Alienware 17, il Predator 17 X e il Blade Pro sono arrivati rispettivamente a 80, 79 e 75 FPS.

 

Come la maggior parte delle schede grafiche Nvidia Pascal, anche i sistemi Max-Q sono VR-ready, il che significa che potete collegare il notebook all'HTC Vive o all'Oculus Rift. Con il test delle prestazioni di SteamVR lo Zephyrus ha totalizzato 10,7, che è al di sopra della media della categoria, che è di 5.9, e appena dietro al Blade Pro, all'Alienware 17 e al Predator 17 X, che hanno incassato un punteggio di 11.

Autonomia e calore

Infilare una GPU GTX 1080 in un ultrasottile come abbiamo visto ha i suoi vantaggi, ma anche uno svantaggio: l'autonomia è da dimenticare. Con il nostro test di navigazione web via Wi-Fi con retroilluminazione dello schermo a 100 candele è stato acceso solo per 1 ora e 57 minuti, ben al di sotto della media della categoria (6 ore e 47 minuti) e praticamente alla pari con il Predator 17 X (1 ora e 58 minuti). Non che i concorrenti abbiano fatto tanto meglio comunque: il Blade Pro si è fermato a 2 ore e 45 minuti, l'Alienware 17 a 2 ore e 46 minuti. In definitiva, usare una gaming machine di fascia alta lontano dalla presa di corrente è uno sport da non praticare.

 

Chiudiamo con il calore, che è uno degli aspetti su cui molti si staranno interrogando, dato che per gestire una GTX 1080 senza fare danni serve un sistema di raffreddamento di quelli DOC. Al riguardo Asus e Nvidia ideato l'Active Aerodynamics System (AAS). Quando si alza il coperchio il pannello inferiore si alza per creare uno spazio alto 6 mm che consente una migliore circolazione dell'aria. In buona sostanza l'aria viene aspirata attraverso questa fessura e i micro fori nella fascia sopra alla tastiera di cui vi abbiamo parlato in precedenza, quindi viene espulsa dalle griglie ai lati della base grazie all'azione delle ventole, che sono il 33% più sottili di quelle tradizionali per muovere più aria con ogni singola rotazione

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Il sistema di sollevamento della base avviene mediante mini rampe che hanno anche il compito di indirizzare l'aria calda verso l'alto, lontano da dove viene aspirata quella fresca proveniente dall'esterno. Una soluzione che nel complesso consente di ridurre la temperatura interna dell'aria di circa 10° C rispetto ai notebook tradizionali.

Inoltre gli spazi interni sono stati ingegnerizzati per accelerare l'aspirazione dell'aria; CPU e GPU sono dotate ciascuna di una ventola dedicata, di un radiatore e di un heatpipe. Entrambi i chip poi condividono due heatpipe aggiuntivi per una migliore distribuzione dell'aria fresca e una migliorare efficienza complessiva. Un altro heatpipe raffredda la circuiteria di alimentazione dei due chip.

Il tutto è corredato da un software che rileva di continuo le temperature di CPU e GPU e in funzione dei valori regola la velocità di rotazione di entrambe le ventole, che girano comunque in coppia anche se solo uno dei chip è attivo, in modo da abbassare il numero di giri e limitare il rumore (che si mantiene sotto ai 40 decibel).

Dopo 15 minuti di gameplay con The Witcher 3 abbiamo misurato 31,1 gradi sul touchpad, 33,3 gradi al centro della tastiera e 36 gradi sul fondo della base. L'ultimo valore è leggermente al di sopra della nostra soglia di comfort che è fissata per convenzione a 35 gradi, ma non costituisce motivo di allarme.

Durante la riproduzione in streaming di un video HD i valori sono invece scesi: 28,3 gradi sul touchpad e al centro della tastiera, e 32 gradi sul fondo della base.

Conclusioni

L'Asus RoG Zephyrus segna di fatto l'inizio di una nuova era nell'ambito dei notebook gaming, quella in cui non viene sacrificata la potenza di elaborazione in nome della portabilità. In una base spessa 1,7 centimetri alloggia infatti una GPU Nvidia GeForce GTX 1080, grazie alla tecnologia Nvidia Max-Q. Il risultato è che le prestazioni sono comparabili con quelle dei sostituti del desktop di pari dotazione, ma con dimensioni e peso decisamente ridotti.  Questo non vuol dire che non ci sono compromessi da accettare: il notebook assicura meno di 2 ore di autonomia, che non a tutti potrebbe andare bene.

Con una spesa più o meno simile in alternativa potete acquistare l'Acer Predator 17 X, che offre uno schermo migliore, un SSD decisamente superiore e maggior potenza. Però è molto più pesante e ingombrante, e l'autonomia non è tanto meglio.


Tom's Consiglia

Per migliorare le vostre prestazioni di gioco affidatevi a un mouse della famiglia Republic of Gamers: il top di gamma è lo Spatha Mouse.  

Caratteristiche fisiche
Dimensioni (HxWxD) 37,8 x 26,1 x 1,7 centimetri
Peso 2,2 kG
Hardware
Processore Core i7-7700HQ
Memoria RAM 16 GB (24 GB nel modello in prova) 
Processore Grafico Nvidia GeForce GTX 1080 Max-Q con 8 GB di memoria dedicata
Hard Disk SSD PCIe M.2 da 512 GB
Schermo
Dimensione 15,6 pollici
Risoluzione 1920 x 1080 pixel
Connettori Video
HDMI
Connettività Dati
Wi-Fi ac
Bluetooth 4.2 LE
Connettori Dati
USB 3.0 4
Thunderbolt 1 USB Type-C
Audio
Connettore Microfono Presa jack da 3,5 millimetri combinata con le cuffie
Connettore Cuffia Presa jack da 3,5 millimetri combinata con il microfono
Sistema Operativo
Windows 10 Pro a 64 bit
Prezzo
Prezzo 3.299 euro di listino