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a cura di Manolo De Agostini

ATI reagisce alla scoperta di ComputerBase che accusava il produttore canadese di ottimizzare i suoi driver, barando sull'effettiva qualità applicata dal filtro anisotropico.

ATI riconosce oggi di utilizzare un algoritmo di selezione delfiltraggio trilineare , che non ha alcun effetto sulla qualitàd'immagine. Funziona determinando la differenza di livello tra unmipmap ed il seguente per applicare il miglior livello di selezione. Inpratica questo metodo è funzionante solo con mipmaps viciniutilizzand il box filtering.

Nelle situazioni atipiche in cui ogni mipmap differiscesignificativamente dal livello precedente non è applicata alcunaottimizzazione. Questo spiega perché alcune prove sui mipmapsnon mettono in evidenza l'ottimizzazione incriminata. ATI precisainoltre che la certificazione WHQL dei suoi driver è in partestata accordata basandosi su prove di qualità d'immagine.

ATI aggiunge che quest'ottimizzazione è attiva dal lancio delRadeon 9600, e che fino allora nessuno non l'aveva notata. Questo tendea provare che la qualità d'immagine no risente affatto di questotipo d'ottimizzazione. Ricordiamo tuttavia che il cuore della polemicanon era tanto la qualità grafica ma il fatto chequest'ottimizzazione non sia documentata e che sia disattivata con glistrumenti di verifica della qualità d'immagine indurrebbe alsospetto...