ATX e standard
Sebbene sia nato nel 2005 un nuovo formato chiamato Balanced Technology Extended (BTX), l'Advanced Technology Extended (ATX) domina ancora il mercato malgrado 10 anni di anzianità. L'ATX è stato il primo standard comune per case, schede madri, alimentatori, collocazione dei componenti e connettori, come la porta seriale e parallela. Se lo raffrontiamo alle prime schede madri Baby AT, l'ATX ha supportato diverse modifiche per rispettare i requisiti differenti dei formati PC. Ci sono diverse varianti per differenti dimensioni delle motherboard:
- Full-size ATX: 12" x 9.6" (305 mm x 244 mm)
- Mini ATX: 11.2" x 8.2" (284 mm x 208 mm)
- microATX: 9.6" x 9.6" (244 mm x 244 mm)
- FlexATX: 9" x 7.5" (229 mm x 191 mm)
Quando l'ATX è stato definito, l'obiettivo era quello di ridurre il numero e la lunghezza dei cavi all'interno del PC, e trovare una collocazione ragionevole per i componenti chiave. Per questa ragione la CPU è stata posizionata vicino all'alimentatore, in maniera da trarre beneficio dalla sua ventola. In questi giorni tuttavia, gli alimentatori sono largamente utilizzati per buttare aria calda al di fuori del case, mentre le CPU hanno la propria ventola. I moduli di memoria sono stati riposti nella parte alta al centro della motherboard, dove l'accesso è tipicamente più semplice. I connettori dei drive possono essere inseriti così il più possibile vicino alle unità di archiviazione.
ATX definisce un'area per i connettori I/O, come potete vedere dall'immagine. In questa parte potete trovare le porte USB, uno o due jack di rete, connettori per audio digitale o analogico, una porta FireWire e alcune vecchie porte parallele/seriali e connettori PS/2 per tastiera e mouse. L'allineamento e la quantità di questi connettori è a discrezione dei produttori della scheda madre. Una cover metallica è usata per coprire i buchi tra i vari connettori.
Nel tempo la specifica ATX è stata rivista per seguire i cambiamenti nei requisiti energetici dei processori e delle schede grafiche. La prima generazione dello standard ATX utilizzava cavi da 20 pin tra la schede madre e l'alimentatore, ma quando fu introdotto il Pentium 4, la specifica ATX12V mutò aggiungendo un connettore a 4 pin ausiliario. Le schede grafiche ad alte prestazioni utilizzavano un molex standard a 4 pin (quello che usate per quasi tutti i drive da 5.25") per ottenere maggiore energia. La generazione PCI Express ha portato all'adozione dell'ATX12V 2.0, il quale aggiornava il connettore principale a 20 pin al modello a 24 pin. A questo punto, sempre più alimentatori hanno incominciato ad offrire un connettore a 6 pin ausiliario, il quale viene utilizzato per le schede grafiche PCIe di fascia alta. Alcune delle ultime schede madri richiedono un alimentatore ATX12V 2.2, che integra un connettore principale a 24 pin e un connettore ausiliario 4+4 pin, che può essere usato anche per piattaforme EPS12V (un alimentatore standard creato per i sistemi Xeon e Opteron).