Basta con Microsoft Windows pre-installato sui PC

Un think-tank europeo sostiene che la commercializzazione di pc senza sistema operativo aumenterebbe la competizione nel settore, e non solo.

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a cura di Dario D'Elia

Introduzione

Microsoft ha trovato nella Commissione Europea un mastino dell'anti-trust ben più duro di quanto si aspettasse. Niente a che vedere con la politica lassista dell'amministrazione Bush. Qui, nel Vecchio Continente il dominio dell'azienda di Redmond ha un prezzo che la maggior parte delle imprese – e forse una parte consistente dei consumatori – non vogliono più pagare. E allora come far fronte al "problema dei problemi" del settore software?

Secondo il Globalisation Institute, think-tank di stampo liberale con sede a Bruxelles, l'unica soluzione potrebbe essere quella di sganciare la vendita dei pc da quella dei sistemi operativi. Insomma, mettere fine al cosiddetto bundle che non pochi ormai chiamano "Window Tax". Già, perché acquistare un personal computer senza Windows pre-installato è quasi impossibile. Fare una richiesta di questo genere è sinonimo di un livello di competenze sopra la media, e quindi non mass market. E le aziende leader del settore, ovviamente, non vedono in questa strada grande profittabilità – escludendo timidi tentativi come quello di Dell.

Insomma, se si considera il pc come una commodity – ovvero un bene standardizzato facilmente replicabile - non è chiaro per quale motivo il suo sistema operativo debba essere imposto. Non è chiaro perché uno dei suoi elementi funzionali debba essere soggetto ad un monopolio che si auto-alimenta nel tempo. L'industria hardware compete nel rispetto di standard condivisi, investendo in nuove tecnologie, design e materiali. Nel campo software questo non avviene. Il consumatore "babbano", in negozio, non può scegliere.