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BenQ EX3210U, un buon mix di qualità per PC gaming e console | Recensione

BenQ ha presentato Mobiuz EX3210U, il nuovo monitor dotato di un pannello da 32",IPS, refresh rate da 144 Hz, con HDR 600 e Adaptive-Sync.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

In sintesi

BenQ ha presentato Mobiuz EX3210U, il nuovo monitor dotato di un pannello da 32",IPS, refresh rate da 144 Hz, con HDR 600 e Adaptive-Sync.

Se state cercando un nuovo monitor da gaming, vi interessa l’HDR (sempre più giochi lo supportano) e volete un pannello grande, allora potreste considerare uno degli ultimi nati in casa BenQ, il modello EX210U, dotato di un pannello da 32 pollici, IPS, refresh rate da 144 Hz, con HDR 600 e Adaptive-Sync. Qui sotto potete vedere le specifiche tecniche principali nel dettaglio.

BenQ Mobiuz EX3210U specifiche

Tipo di pannello / retroilluminazione IPS / W-LED, edge array
Dimensioni / rapporto d'aspetto 32 pollici / 16:9
Risoluzione e frequenza d'aggiornamento massime 3840 x 2160 @ 144 Hz
FreeSync: 48-144 Hz
Compatibilità G-Sync
Profondità e spazio colore nativi 10-bit / Rec.2020
HDR10, DisplayHDR 600
Tempo di risposta (GTG) 2ms
Luminosità massima 300 nits SDR
600 nits HDR
Contrasto (mfr) 1,000:1
Speaker 2x 2w, 1x 5w
Ingressi video 1x DisplayPort 1.4
2x HDMI 2.1
Audio Jack da 3.5mm
USB 3.0 1x upstream, 4x downstream
Consumi 44w con luminosità a 200 nits
Dimensioni (base compresa) 726 x 485-585 x 269 mm
Spessore pannello 66mm
Larghezza cornici Superiore/laterali: 8mm
Inferiore: 35mm
Peso 9.5kg
Garanzia 3 anni

Tra le caratteristiche di questo monitor ne spiccano alcune in particolare, considerando che, per quanto riguarda le specifiche tecniche non è il solo sul mercato ad offrire questi numeri. Permette ad esempio di gestire in contemporanea l’Adaptive-Sync e la riduzione dell’effetto blur, mentre vari concorrenti lasciano l’opportunità di scegliere o l’uno o l’altro. Il risultato di questa possibilità è ottenere un’immagine senza difetti visivi (tearing) in più occasioni rispetto alla media.

Il pannello è anche abbastanza luminoso da raggiungere le specifiche per l’HDR 600, e di conseguenza, offre una copertura dello spazio colore molto estesa, oltre il DCI-P3, attuale standard cinematografico.

Il sistema di retroilluminazione è di tipo “edge”, cioè segue la cornice del monitor. Un passo indietro in questo caso per quanto riguarda la precisione dell’immagine; infatti, le soluzioni full-led (cioè con LED che coprono uniformemente il pannello) riescono a offrire un’uniformità dell’immagine migliore, e la scelta di BenQ si nota soprattutto nelle scene scure. Ciò non inficia molto sul contrasto, molto elevato, ma in quelle scene scure con immagini luminose solo al centro della scena si nota molto la luminosità proveniente dai bordi.

L’HDR implementato da BenQ ha tre differenti profili, il cui intento è migliorare la resa dei contenuti SDR. Infatti, oltre al profilo “HDRi Display”, dove raggiunge la massima luminosità di 600 nits, ci sono anche i profili “HDRi Cinema” e “HDRi Gaming”, con entrambi si raggiunge la massima luminosità di 400 nits, e la differenza tra i due riguarda principalmente la temperatura colore, un po’ più lineare (fredda) nell’impostazione Cinema.

Buone le qualità sotto il profilo audio grazie ai tre altoparlanti che sono in grado di scendere abbastanza di frequenza e quindi offrire una resa corposa, o quantomeno più corposa rispetto alla media dei monitor. Un DSP amplia il soundstage, quindi in molti casi è possibile fare a meno di altoparlanti esterni, anche se non avrete la stessa immersività di un sistema discreto o un paio di cuffie.

La dotazione di porte comprende due HDMI 2.1, con completo supporto alla risoluzione 4K con HDR e refresh rate fino a 120 Hz (Freesync). Non manca una porta DisplayPort 1.4. Sia che vogliate abbinarlo al PC, sia a una console da gioco (o entrambe), potrete sfruttare le massime caratteristiche.

Esteticamente è il classico monitor da gaming, il supporto è massiccio, ma la piantana non è particolarmente ingombrante, quantomeno non porta via spazio dalla scrivania senza motivo. Non c’è un sistema di cable management, ma solo un foro nella base da cui farli passare e uno sportellino che copre la zona dei connettori. quattro porte USB 3.0 permettono di collegare mouse, tastiera e altre periferiche. Si può regolare in altezza, lateralmente e inclinare avanti e indietro. Non dispone di una modalità pivot. Se vorrete fare a meno del supporto, è compatibile con un attacco VESA 100.

L’OSD per interagire con le caratteristiche che offre il monitor è gestibile tramite un joystick, mentre le modalità HDR sono selezionabili da un tasto dedicato.

OSD

Dall’OSD è possibile regolare varie impostazioni del monitor, e anche creare un menu personalizzato in maniera tale da avere a portata di mano unicamente le opzioni con cui s’interagisce più spesso, come ad esempio il volume, la luminosità, il contrasto o le modalità di gioco. Tuttavia, alcune opzioni saranno ridondanti; dopotutto gli OSD non sono mai chiari fino in fondo, soprattutto le prime volte che li utilizzate su un nuovo monitor.

Ci sono sette modalità immagine SDR tra cui potete scegliere e tre HDR. Se lo utilizzerete in modalità HDR, quella “Display” è la più luminosa e la migliore da usare. In modalità SDR, il profilo “RPG” è quello che restituisce i colori più corretti. A meno che non vogliate calibrare il monitor, ovviamente i profili che selezionerete visualizzeranno colori “sbagliati”, ma in questo caso si tratta di scegliere la resa cromatica che vi piace di più o che più si addice al videogioco o contenuto che starete visualizzando. È possibile scegliere tra varie temperature colore e gamma, mentre una funzione chiamata “Light Tuner” migliora le tonalità intermedie. C’è anche una funzione “Brightness Intelligence+” che utilizza il sensore di luminosità montato nella cornice anteriore per regolare la retroilluminazione dello schermo in base a quella ambientale.

AMA è la funzione di overdrive di BenQ, mentre la funzione “Blur Reduction” utilizza il backlight strobe per aumentare artificialmente la velocità del pannello e visualizzare immagini più stabili e non sfocate. Se siete daltonici potrete attivare dei filtri che possono compensare la vostra vista, così come potrete attivare un filtro anti luce blu su molti livelli differenti. Anche per la parte audio è possibile scegliere tra differenti preset che offrono un grado d’immersività differente e che cambia in base all’ambiente e ai vostri gusti personali.

Insomma, dal punto di vista della personalizzazione il BenQ EX3210U offre veramente di tutto ed è aggiornato con le ultime tecnologie. Dopotutto, stiamo parlando di un monitor da un migliaio di euro.

Calibrazione di fabbrica

In modalità SDR il profilo “RPG” è quello che restituisce l’immagine più naturale, mentre in HDR la modalità “Display”, come abbiamo già detto, è quella che offre la massima resa. Tuttavia, la precisione dei colori lascia il tempo che trova, un’analisi del pannello per la sua correttezza ha restituito risultati con un errore DeltaE elevato, cioè con colori visualizzati chiaramente distanti dalla realtà e la cui differenza di vede ad occhio nudo.

I test che vedrete sono stati fatti con un colorimetro e il software Calman, sviluppato da Portrait Displays, per valutare diversi aspetti di un pannello, come luminosità massima, copertura della gamma cromatica, DeltaE e tanto altro, oltre che a offrire la possibilità di calibrarli.

È ovviamente possibile procedere con la calibrazione, il pannello è buono ed è in grado di visualizzare un gamut colore esteso, la massima luminosità in HDR supera di poco i 600 nit, di conseguenza c’è ampio spazio di manovra. Non essendo un pannello reference, nonostante ci piaccia sempre avere a disposizione dei profili calibrati, non vogliamo essere troppo severi. È comunque chiaro che se state cercando un monitor con cui giocare e lavorare, se il lavoro prevede che abbiate un pannello già calibrato, allora non è questo il monitor da scegliere (a patto che non abbiate la strumentazione e la capacità per effettuare una calibrazione).

Prova d’uso

La capacità di questo monitor di visualizzare un ampio spazio colore è fuori dubbio, lo si nota subito nelle varie tonalità sfumate, anche senza abilitare l’HDR. Come accennato, la correttezza dei colori, senza calibrare il pannello, è però molto legata al profilo. In modalità HDR si nota che alcuni colori sono “sbagliati”, troppo carichi o deviano verso delle tonalità più fredde o più calde del dovuto. Non è detto che sia per forza un male in una situazione dove non è necessario un panello reference, infatti, sosteniamo che la correttezza cromatica, a volte, potrebbe non incontrare il gusto di chi guarda quello schermo. In ogni caso è possibile scegliere tra vari profili, alcuni più corretti di altri, e regolare il monitor in maniera tale da renderlo perfetto secondo le proprie esigenze.

La risoluzione 4K su un pannello da 32 pollici, considerando la distanza media di visualizzazione, offre un buon compromesso in termini di precisione dell’immagine. Le modalità HDRi cambiano molto la resa per via della luminosità più elevata, ma rimangono abbastanza dettagli anche nelle zone scure. Probabilmente questo è un effetto dell’illuminazione LED Edge, la quale non è troppo aggressiva su tutto il pannello; nel complesso si perdono un po’ di dettagli che possono essere recuperati tramite la funzione Light Tuner.

Essendo prima di tutto un monitor nato per i videogiocatori, lo abbiamo usato con vari giochi. In questo contesto l’esperienza è stata molto positiva, non solo per la resa cromatica, che si apprezza in base al profilo che si seleziona e al modo in cui si personalizza, ma soprattutto per le funzioni di stabilità dell’immagine, cioè la velocità del pannello e la riduzione della sfocatura, con le varie tecniche di overdrive adottate.

A meno che non abbiate necessità di uno schermo più veloce per titoli eSport, BenQ offre probabilmente il perfetto mix per chi vuole godersi oggi i vari giochi su un grande schermo. Dimensione, risoluzione, gamut colore, stabilità dell’immagine rendono questo monitor un ottimo compagno di giochi.

Test prestazionali

Abbiamo effettuato alcuni test per valutare oggettivamente le doti di questo monitor. La misurazione della velocità del pannello ci ha restituito un valore di 7 ms (con overdrive sul livello 1). Non è differente rispetto altri modelli top di gamma con pannello da 144 Hz, ma è tanto veloce quanto alcuni modelli con refresh rate di poco superiore (165 Hz).

La visibilità laterale non è perfetta, si nota la classica diminuzione di luminosità e uno spostamento cromatico. Da questo punto di vista abbiamo visto pannelli IPS migliori, ma non possiamo inserirlo tra la lista dei difetti, dopotutto l’effetto è limitato. Non ci sono particolari fughe di luce, non al punto tale da essere considerato un difetto, ma unicamente una conseguenza dell’illuminazione LED edge, e si notano soprattutto lungo il bordo inferiore, al centro, e nel bordo superiore vicino all’angolo destro. È importante ricordare che questi aloni luminosi dipendono molto dal modo in cui sono costruiti i monitor, quindi è possibile che questo effetto sia più o meno pronunciato in base ai modelli, anche se si tratta dello stessa tipologia di prodotto - e non è considerato un difetto da parte del produttore. In ogni caso, almeno nel nostro sample, l’effetto è contenuto.

La massima luminosità misurata, come abbiamo già detto, è di oltre 600 nits in modalità HDRi Display (604 nits), che scende a poco più di 400 (403 cd/m2) in modalità HDRi Gaming e Movie. In modalità SDR, con la retroilluminazione impostata al massimo, abbiamo registrato poco più di 250 cd/m2. Questi valori di luminosità sono mantenuti lineari indipendentemente dalla dimensione della finestra di test, partendo dal 10% al 100% (tutto lo schermo) la luminosità è variata nell’intervallo di 1 cd/m2, quindi il risultato è molto buono. Perde invece nei test del livello minimo del nero, che abbiamo misurato a circa 0,25 cd/m2. Ovviamente essendo un pannello LCD IPS il valore del nero non sarà mai assoluto, 0,25 cd/m2 sono un valore basso, ma non così basso tanto quanto altri modelli concorrenti.

I test della correttezza dei colori mostra che in modalità SDR, con il profilo “RPG” si ottiene un DeltaE di poco inferiore a 4 (3,9 nei nostri test). Come già detto più volte, non si tratta di un pannello di riferimento, di conseguenza è un errore tollerabile. In ogni caso i valori superiori a 2 significano che i colori mostrati sono differenti da quelli che dovrebbero essere, e in alcuni casi la differenza è visibile ad occhio nudo. La gamma media va bene nei valori di luminanza bassi, mentre si nota un errore con valori di luminosità elevati. In pratica questo significa che si perdono dettagli nelle aree a contrasto quando l’immagine è molto luminosa. Anche in questo caso ci sono monitor che performano meglio.

Le prestazioni in HDR sono leggermente peggiori rispetto a quelle SDR: i colori visualizzati si discostano maggiormente da quelli che dovrebbero essere. Nonostante questo, rimangono coerenti tra loro sui vari livelli di luminosità, fino a quando non riesce a spingersi più in alto.

Verdetto

Al prezzo di 999 euro Mobiuz EX3210U non è certo economico, ma è in linea con la tipologia di monitor e quello che offre. In realtà, il prezzo di listino risulta più alto del prezzo di vendita (circa 1300 euro),  ma nelle nostre considerazioni considereremo la cifra di 999 euro, a cui è possibile reperire il monitor nel momento in cui scriviamo questa recensione. Otterrete il massimo rapporto tra prezzo e prestazioni se vorrete usarlo non solo con un PC, ma anche con una console.

Schermo grande, risoluzione 4K, HDR, 144 Hz e la possibilità di attivare la blur reduction con l’Adaptive Sync offrono una grande esperienza d’uso. La velocità di refresh di 144 Hz potrebbe non sembrarvi il massimo in questa fascia di prezzo, ma in realtà non avete bisogno di una velocità superiore. Abbinato alle console è già oltre quello che offrono in termini di FPS, mentre abbinato a un PC questa velocità è sufficiente per limitare qualsiasi difetto grafico (grazie anche alle tecnologie aggiuntive), inoltre permette di giocare ad alto refresh rate anche a risoluzioni superiori al Full HD, a patto che abbiate una scheda video di fascia alta capace di generare abbastanza frame al secondo. Volere di più significa ricercare un monitor per competizioni eSport, che certamente richiederebbe un pannello più piccolo in cui concentrare facilmente lo sguardo.

A conti fatti, quindi, se cercate un monitor grande con cui esaltare l’esperienza videoludica, Mobiuz EX3210U deve rientrare tra le vostre potenziali scelte.

Voto Recensione di BenQ EX3210U



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Tante tecnologie disponibili per migliorare l’esperienza di gioco

  • Altoparlanti di buona qualità

  • HDR 600

Contro

  • C’è di meglio in termini di prestazioni cromatiche

  • Non costa poco

Commento

BenQ Mobiuz EX3210U offre molteplici tecnologie al fine di esaltare l'esperienza videoludica e lavorativa, offrendo buone prestazioni in HDR 600; inoltre, sono stati integrati altoparlanti di buona qualità. Sottotono alcune prestazioni cromatiche e il fatto che non si presenti come uno tra i monitor più economici del momento.

Informazioni sul prodotto

Immagine di BenQ EX3210U