I nuovi monitor BenQ XL2420T e RL2450HT sono stati progettati in modo specifico per il gaming: il primo è stato pensato per l'utilizzo con i FPS (gli "sparatutto") e l'altro per gli RPG alla World of Warcraft. BenQ XL2420T monta un pannello da 24 pollici in formato 16:9, con risoluzione massima di 1.920 x 1.080 pixel e ruotabile di 90 gradi per un eventuale posizionamento tutto in verticale. Il case del display è nero con dettagli in rosso acceso, sulla parte posteriore è presente un supporto dove appoggiare le cuffie; c'è una maniglia integrata che facilita il trasporto, come integrato è anche l'alimentatore.
Il monitor XL2420T
BenQ destina questo display agli appassionati di FPS perché lo ha dotato di alcune funzioni che ne velocizzano la configurazione - e mentre si gioca non si ha certo tempo per navigare nei menu di un monitor che appare magari poco illuminato - e di altre che adattano la visualizzazione agli scenari tipici dei combattimenti online.
Nel primo ambito rientra il dispositivo S.Switch, un ibrido tra un mini-tastierino con tre pulsanti e la rotellina di un mouse: con i pulsanti si possono selezionare immediatamente tre impostazioni predefinite per i vari parametri del monitor (le impostazioni ottimali per i giochi più diffusi sono scaricabili dall'area Game Mode Loader del sito BenQ, per non perdere tempo a capire come calibrare il monitor), mentre la rotellina velocizza più genericamente la gestione dei menu a video. Lo S.Switch si può agganciare magneticamente alla base del monitor, di cui riprende il profilo.
Questo simil-mouse serve a configurare velocemente i parametri del monitor
La funzione "da gioco" più interessante è invece denominata Black eQualizer: in sostanza è una modalità in cui il display aumenta la luminosità delle zone in ombra nella scena visualizzata, senza però per questo sovraesporre le aree più luminose. L'obiettivo è recuperare al massimo i dettagli delle zone in ombra, dove possono trovarsi oggetti importanti o magari nemici seminascosti, evitando di perdere quelli del resto della scena.Le specifiche tecniche del BenQ XL2420T si completano con diverse connessioni (in primo luogo due HDMI e una DVI Dual Link) e la compatibilità con le funzioni 3D Nvidia Vision 2. Il prezzo non è proprio popolare (439 euro), ma questo non è un display generalista.
Il secondo monitor dedicato al gaming è il BenQ RL2450HT, che viene proposto agli appassionati di RPG. Può essere per certi versi considerato una versione semplificata del XL2420T: ne mantiene alcune caratteristiche generali, come le dimensioni (24 pollici 16:9) e la risoluzione, e integra la funzione Black eQualizer, ma non dà la possibilità di scaricare profili di configurazione ottimizzati per i singoli giochi e non integra il S.Switch. Anche il corpo del monitor è leggermente diverso, tra l'altro privo dello stand dove appoggiare una cuffia. Il prezzo è più contenuto (279 euro) e per chi vuole risparmiare ulteriormente resta in commercio a 189 euro il modello precedente da 22 pollici siglato RL2240H.
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Uscendo dal comparto del gaming, BenQ ha comunicato che entro una ventina di giorni saranno sul mercato i nuovi monitor "generalisti" della serie GW. La loro peculiarità è quella di adottare pannelli in tecnologia VA LED, utilizzata sinora da BenQ per display di taglio più professionale.
Questa tecnologia viene considerata, dal punto di vista della qualità , una via di mezzo tra i pannelli a basso costo di tipo TN (Twisted Nematic) e quelli ad alta qualità IPS (In Plane Switching). I modelli della nuova gamma GW sono al momento quattro, siglati 2250M (21,5 pollici), 2250HM (21,5 pollici), 2450HM (24 pollici) e 2750HM (27 pollici). Le specifiche più importanti sono comuni per tutti: pannello 16:9, risoluzione massima 1.920 x 1.080 pixel, contrasto statico 5.000:1, alimentatore integrato, ingressi D-Sub e DVI (più la porta HDMI per i modelli con la lettera H nella denominazione).
Infine, una anticipazione per la quale mancano però ancora i dettagli ufficiali: entro due o tre mesi BenQ ritornerà a vendere macchine fotografiche digitali, anche in Italia. Stavolta non si tratterà di compatte ma di "bridge camera", quindi con obiettivo fisso ma caratteristiche in linea con il mondo reflex o mirrorless.