Blocco pubblicità in Chrome? Google ci starebbe pensando

Google starebbe sviluppando un ad blocker da inserire all'interno del browser Chrome, sia nella versione desktop che in quella mobile.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Google starebbe pensando d'integrare un ad blocker, ossia un sistema per bloccare le pubblicità, all'interno del browser Chrome, sia nella versione per PC che in quella per dispositivi mobile. L'ad blocker dovrebbe essere attivo di default, ossia l'utente non dovrà fare nulla per attivarlo.

stop ads

A dare la notizia è il Wall Street Journal, anche se al momento non trova conferme a Mountain View. "Non commentiamo indiscrezioni e speculazioni", ha dichiarato un portavoce, limitandosi a sottolineare che Google lavora insieme alla Coalition for Better Ads e gli altri attori del settore per migliorare l'offerta pubblicitaria.

Google si trova in una posizione scomoda e vive un costante conflitto d'interessi. Da una parte ha il browser Chrome, che detiene una quota di mercato superiore al 50%, dall'altra la rete pubblicitaria AdSense. Non è quindi per nulla facile trovare il giusto compromesso.

L'ad block integrato in Chrome sarebbe un ulteriore passo avanti per il browser, che già blocca le pubblicità che si aprono con dei pop-up. Secondo il WSJ Google non bloccherà le pubblicità della sua rete; Chrome dovrebbe occuparsi di fermare le pubblicità definite "inaccettabili", quelle che aprono pop-up, avviano video in automatico con audio, pubblicità interstitial con countdown e in generale annunci che non rientrano nella soglia di accettabilità dei consumatori.

chrome

Google però non avrebbe ancora sciolto tutti i nodi e starebbe considerando altre applicazioni, come ad esempio il blocco di tutte le pubblicità di un sito che non si attiene alle regole. Come si concretizzerà questo ad blocker è quindi ancora da stabilire.

La mossa però potrebbe dare a Google un sostanziale controllo sul mercato degli ad blocker. Insomma, "se non puoi combatterli, unisciti a loro". Grazie alla quota di mercato del browser e agli aggiornamenti automatici, l'ad blocker integrato diventerebbe in pochissimo tempo la soluzione più usata.

In questo modo Google potrebbe minare il business di realtà come Eyeo (Adblock Plus), che richiedono il pagamento di un obolo a chi vuole rientrare in una whitelist per essere esclusi automaticamente dal blocco. Allo stesso tempo guadagnerebbe maggiore peso nel processo volto a stabilire quale sia una pubblicità accettabile.