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a cura di Manolo De Agostini

Broadcom ha fallito il colpo grosso, quello dell'acquisizione di Qualcomm, a causa sia dell'ostilità del produttore dei chip Snapdragon che (soprattutto) per l'intervento di Donald Trump, che ha bloccato la scalata ostile adducendo motivazioni di sicurezza nazionale.

L'azienda ha però una sua strategia di acquisizioni e fusioni da portare avanti. L'obiettivo è crescere. Così nelle scorse ore ha dichiarato pubblicamente che si concentrerà su acquisizioni di progettisti di chip più piccoli. "Qualcomm era chiaramente un'opportunità di acquisizione molto grossa e unica", ha dichiarato il direttore finanziario Tom Krause agli investitori.

"Data la maturità dell'industria, il consolidamento che sta vivendo e la nostra dimensione attuale, le nostre future acquisizioni saranno più probabilmente sostenute dalla liquidità disponibile sul nostro bilancio".

"Vediamo potenziali obiettivi [per un'acquisizione] coerenti con il nostro modello aziendale e che possono anche generare rendimenti superiori a quelli che altrimenti si otterrebbero acquistando le nostre azioni e / o pagando i debiti", ha affermato Tom Krause.

Quali potrebbero essere questi obiettivi? Ancora non si fanno nomi, ma secondo Kinngai Chan, analista di Summit Insight Group, "Broadcom deve fare acquisizioni per aumentare i guadagni. Se la società farà due o tre acquisizioni di medie dimensioni, allora penso che il titolo si alzerà di nuovo".

Sotto l'azione del CEO Hock Tan, Broadcom ha perseguito una strategia di acquisizioni aggressiva, con gli acquisti come quelli di LSI e Brocade. Inoltre non bisogna dimenticare che l'attuale Broadcom è proprio nata da un'acquisizione: nel 2015 Avago Technologies acquistò Broadcom Corporation, prendendone il nome.

Nelle scorse ore l'azienda ha pubblicato i risultati finanziari del primo trimestre 2018, mettendo a segno un fatturato di 5,33 miliardi di dollari (+29% sull'anno passato) con un utile netto di 6,5 miliardi legato alla riforma fiscale di Trump.

L'azienda ha dichiarato a margine dei conti che il mercato dei chip per smartphone vedrà un calo della domanda questo trimestre da parte di un "cliente statunitense" e un aumento da parte di uno "sudcoreano".

Ovviamente si capisce che Broadcom parla di Apple e Samsung, con la prima che inizia a ridurre gli ordini sui nuovi iPhone e la seconda che sta ammassando le scorte dei nuovi Galaxy S9.


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