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a cura di Dario D'Elia

Il mercato della musica online sembra essere decisamente in salute, anche se piuttosto sopravvalutato. Secondo l’ultima indagine di mercato, conclusa pochi giorni fa dalla Informa Media Group, nel 2010 le vendite di musica su Internet raggiungeranno i 6 miliardi di dollari: una cifra spropositata, ma che rappresenterà solo il 15.5% dell’intero comparto musicale mondiale.

Il downloading a pagamento di musica digitale toccherà quota 3.1 miliardi di dollari, quantificabile in circa il 50% delle vendite musicali online, e solo il 7.7% delle vendite musicali globali. I supporti ottici, come CD, SACD e DVD, infatti, continueranno a dominare il mercato con il 92.3% di share.

Per quanto riguarda il futuro più vicino, nel 2005 le vendite della musica in downloading vengono stimate in 422.7 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto a quest’anno. Nello specifico, gli introiti provenienti dai servizi ad abbonamento raggiungeranno i 191.7 milioni di dollari. Malgrado il riscontro positivo di questo tipo di sistema, secondo IMG, l’acquisto dei singoli brani riscuoterà maggiore successo rispetto agli abbonamenti mensili: per entrambi le previsioni delineano una crescita, rispettivamente, del 135.5% e del 84.9%.

Per quanto riguarda Apple non condividiamo le critiche fatte nei confronti di iPod, colpevole di non supportare altri formati se non quello proprietario o disporre di un sistema di sicurezza per il downloading diverso dall’AAC; – ha sottolineato un portavoce di IMG – gli utenti iPod sono entusiasti, e lo sono anche per il servizio iTunes ”. Il leader del mercato dovrà preoccuparsi solo quando il confronto con gli altri fornitori riguarderà i prezzi di vendita: attualmente la differenza, infatti, è minima. Il problema, però, è che le Major, primi ed unici fornitori, difficilmente applicheranno sconti, a meno che non diventino proprietarie degli e-shop…