Calano drasticamente le vendite di CPU desktop, ma sale AMD

Il mercato delle CPU ha visto una sensibile contrazione delle domanda, ma AMD è riuscita ugualmente a migliorare la sua situazione.

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a cura di Antonello Buzzi

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Torna il consueto appuntamento con i risultati inerenti al mercato delle CPU che fanno riferimento al trimestre appena trascorso (in questo caso il secondo del 2022). Purtroppo, stando a quanto riportato da Mercury Research, le spedizioni di CPU desktop sono al loro mimino storico degli ultimi 30 anni. In particolare, Dean McCarron ha affermato che è stato registrato il calo anno su anno più alto di sempre presente nei registri dell'azienda, che possono contare su uno storico di 28 anni, ma è probabile che si tratti del maggiore dal 1984.

Dopo l'incredibile domanda riscontrata negli ultimi due anni a causa della pandemia e la necessità, da parte di lavoratori e studenti, di avere dispositivi per lo smart working e la didattica a distanza, il 2022 è stato caratterizzato da una relativa tranquillità, tanto che i produttori e distributori sono stati costretti a ridurre le loro scorte e, di conseguenza, sono diminuite anche spedizioni e vendite.

Persino Intel si è trovata recentemente in difficoltà, tanto da dover posticipare il lancio delle CPU Xeon Sapphire Rapids per i data center e aver deciso di chiudere definitivamente la sua divisione dedicata a Optane. Tuttavia, nonostante la situazione non certo rosea in generale, AMD è riuscita ad aumentare il fatturato del 70% rispetto all'anno precedente e il suo futuro sembra piuttosto splendente, con i Ryzen 7000 e le schede video Radeon RX 7000, senza contare i processori EPYC "Genoa", in arrivo prossimamente.

Purtroppo, stando agli ultimi dati, sembra che questo crollo sia destinato a continuare ancora per un po'. Sia Intel che AMD prevedono un calo del mercato desktop e notebook a due cifre sino a fine anno e NVIDIA ha recentemente annunciato una diminuzione di vendite delle sue schede video. Anche le CPU ARM hanno raggiunto il 9,4%, con una flessione rispetto all'11,3% dello scorso trimestre.