Camera Shake reduction

Recensione - Test della suite Adobe Creative Cloud dal punto di vista del fotografo. Gli strumenti utili e le nuove funzioni della controversa ultima versione disponibile solo in abbonamento.

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a cura di Tom's Hardware

Camera Shake reduction

La nuova funzione Camera Shake Reduction promette di eliminare il micromosso dalle immagini, e tutti sappiamo quanto, con in nuovi sensori ricchissimi di Mpixel, il pericolo del micromosso sia sempre in agguato.

Lo strumento è disponibile dal menu Filtro > Nitidezza > riduzione effetto mosso. Per ottenere i migliori risultati, è consigliabile espandere le opzioni Avanzate e aggiungere nuove aree di stima della sfocatura (pulsante in basso a destra, a fianco del cestino), utilizzate da Photoshop per elaborare la correzione. Una volta create, queste aree si possono facilmente attivare e disattivare spuntando la casellina di controllo sottostante, quindi provando alcune combinazioni si troverà facilmente la soluzione migliore.

Il problema, purtroppo, è che lo strumento, semplicemente non funziona. Molti di noi hanno visto i risultati testati su un'immagine campione fornita da Adobe, e si sono fatti grandi illusioni. Abbiamo ottenuto anche noi buoni risultati lavorando sulla stessa immagine campione, che per la cronaca non è una vera foto ma un'acquisizione da scanner.

Provata però la funzione su altre immagini reali, è emersa l'amara verità: lo strumento non solo può aiutare in rarissimi casi, ma spesso produce risultati del tutto inaccettabili. L'esempio della pallavolo, qui sotto, è significativo: la palla è rimasta mossa, anche se la nitidezza è (inspiegabilmente) aumentata; in compenso, le maglie verticali della rete si sono triplicate. Morale: contro il mosso, l'unico rimedio rimane per ora quello di scattare con un tempo breve.